Esattamente due anni fa, il primo luglio 2018, la Federazione Nazionale degli Ordini TSRM e PSTRP apriva il portale per la presentazione delle domande di iscrizione al neocostituito Ordine che, in seguito alla legge 3 del 2018, ha raggruppato 19 professioni sanitarie sotto una “casa comune”. Un anniversario importante che il Presidente della Federazione Alessandro Beux ha voluto ricordare con una lettera indirizzata a tutti i Presidenti e al Ministero della Salute.
«Mercoledì 1 luglio – scrive Beux – saranno due anni dall’apertura del portale per la presentazione delle domande di iscrizione agli albi previsti dalla legge 3/2018 e istituiti col decreto del 13 marzo 2018. In ventiquattro mesi sono state presentate 177.294 domande di iscrizione, pari al 92,34% delle 192.000 inizialmente stimate, di cui 151.235 con esito favorevole e 17.301 di prossima positiva conclusione. A queste vanno aggiunte le 21.877 domande di iscrizione agli elenchi speciali a esaurimento istituiti con DM 9 agosto 2019, di cui 4.431 accolte e 16.816 in valutazione».
«La somma degli iscritti agli albi (151.235), di coloro che lo saranno (17.301) e di coloro che hanno fatto domanda di iscrizione agli elenchi speciali a esaurimento (21.877) è davvero prossima alla cifra inizialmente stimata (192mila): 190.413, pari al 99,2 %. Numeri impressionanti, in termini assoluti e relativi; numeri che testimoniano l’affidabilità sia di coloro che, prima, li hanno stimati sia di coloro che, dopo, li hanno determinati. Per completezza si richiamano i circa 28mila TSRM e i circa 5mila Assistenti sanitari, già ordinati negli ex Collegi TSRM e IPASVI, per un totale che si attesta oltre i 223mila iscritti».
«Da questo punto di vista, l’obiettivo di fare ordine, è stato certamente raggiunto. Ora siamo all’opera di cesello, con una particolare attenzione nella valutazione delle domande di iscrizione agli elenchi speciali a esaurimento. Non sono mancate, come non mancano e non mancheranno, le criticità, che abbiamo sempre guardato negli occhi e cercato di gestire nel modo più responsabile possibile, avendo sempre ben presente che la nostra attività non poteva e non doveva ridursi a una mera opera burocratica, acefala, in cui la norma può addirittura essere pensata come una clava da abbattere sulle persone, magari per regolare i conti su questioni generatesi e complicatesi in passato e fuori dal nostro contesto istituzionale. La nostra è stata e deve continuare a essere un’opera positiva e propositiva, capace di risolvere i problemi, aumentando costantemente la linearità e la trasparenza del contesto, continuando a fare ordine.
«A nome mio e del Comitato centrale colgo anche questa ricorrenza per ringraziare voi, i Consigli direttivi, i Revisori dei conti, le Commissioni di Albo, i collaboratori e i colleghi delle ex AMR per il pregevole lavoro svolto, invitandovi a fare sempre meglio, soprattutto nella dimensione relazionale e progettuale: la nostra società ha un disperato bisogno di Donne e Uomini che lavorino in rete, rispettandosi reciprocamente, accettando gli uni i limiti degli altri, sempre impegnati a unire, proporre e risolvere, contrastando la grave deriva polemica, astiosa e conflittuale degli ultimi anni. A settembre, sfruttando la finestra che il Legislatore ha individuato per la tornata referendaria e amministrativa, dovremmo essere in grado di completare l’architettura istituzionale eleggendo le Commissioni di Albo nazionali e rinnovare un gran numero di Consigli direttivi al di fuori del comma 14. Successivamente, nel pieno rispetto del cronoprogramma definito nella primavera del 2018, potremo prepararci all’ultimo atto: l’elezione del primo Comitato centrale multiprofessionale, lasciandoci definitivamente alle spalle il mondo che fu per entrare completamente nel nostro futuro comune. Col tempo sarà a tutti chiaro il valore dell’opera che stiamo realizzando, alla quale il resto del Paese dovrebbe guardare con interesse per individuare e replicare gli elementi che l’hanno resa possibile. Con riconoscenza e stima».