La richiesta lanciata da FederAnziani ha messo a confronto società scientifiche e organizzazioni sindacali di medici con Vito Montanaro, Direttore del Dipartimento Promozione della Salute della Regione Puglia in una tavola rotonda virtuale
«La ripartenza nella presa in carico dei pazienti al termine di questo drammatico periodo, che ha visto la chiusura dei tanti ambulatori territoriali a causa del Covid 19, richiede una grande spinta per fronteggiare tutto l’arretrato in termini di visite specialistiche, controlli e screening. Molte sono le soluzioni possibili da introdurre per recuperare le prestazioni perdute e abbattere significativamente le liste d’attesa, tra cui l’innalzamento del numero di ore di attività degli specialisti del territorio».
Questo l’appello lanciato dalle società scientifiche e dalle organizzazioni sindacali di medici riunite nell’Advisory Board di Senior Italia FederAnziani che ha promosso la tavola rotonda virtuale “Il problema delle cronicità al tempo del COVID -19 nella Regione Puglia” nella quale medici e pazienti hanno presentato le proprie criticità a Vito Montanaro, Direttore del Dipartimento Promozione della Salute della Regione Puglia.
«I pazienti hanno bisogno di continuare a ricevere attenzione per le patologie croniche, a maggior ragione dopo mesi di interruzione della presa in carico in una fase in cui si è necessariamente data priorità alla gestione del Covid e alla prevenzione di contagi con la conseguente chiusura degli ambulatori del territorio – ha dichiarato Roberto Messina Presidente Nazionale di Senior Italia FederAnziani -. Ora però la macchina deve ripartire ed è necessario trarre spunto dalle criticità di questo periodo per adottare situazioni e promuovere cambiamenti che agevolino la vita dei pazienti, come il telemonitoraggio, il lavoro multidisciplinare, la riduzione del numero delle pillole che i pazienti assumono promuovendo l’uso di farmaci in associazione».
«Il Covid ha accentuato un problema che in parte esisteva da prima. Le liste d’attesa erano già il denominatore comune delle varie regioni – dichiara il Segretario Generale di Sumai Assoprof Antonio Magi -. È il momento buono per cominciare a investire seriamente per agevolare la presenza degli specialisti. Gli specialisti che servono li abbiamo anche in Puglia, sono già in servizio, se riuscissimo a portarli da 20 a 38 ore avremmo già raddoppiato l’offerta della regione. Ma lo specialista va messo anche in un ambito di equipe in cui le varie figure facciano rete. Solo così il paziente può essere preso in carico in modo efficiente. Una volta uscito dall’ospedale deve trovare sul territorio una rete importante che lo possa seguire, cercando soluzioni che permettano di evitare i ricoveri».
«Tra le proposte – spiega FederAnziani in una nota – quella di individuare le prestazioni di routine che possano essere spostate ed effettuate a chiamata; associare le visite specialistiche cardiologiche, diabetologiche e di ambito respiratorio in un unico contesto in cui sia possibile ottimizzare i tempi e le risorse effettuando nello stesso giorno diversi esami senza richiedere al paziente ed eventualmente ai caregiver di tornare più volte in ospedale. A preoccupare è anche l’autunno: quest’anno le vaccinazioni antinfluenzali sono particolarmente raccomandate. Il rischio – prosegue – è che non si sia in grado di effettuare in una tempistica rapida la vaccinazione antinfluenzale necessaria per evitare confusione tra i sintomi della patologia da Covid-19 e i soliti sintomi influenzali che registriamo ogni anno. Gli specialisti hanno denunciato un pesante problema in termini di aderenza alla terapia, specialmente in ambito ipertensione. In molti hanno abbandonato le cure o sostituito il proprio farmaco. A ciò si aggiunge la chiusura delle sale operatorie per interventi importanti come la sostituzione delle valvole cardiache» conclude.
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