«Il concorso per le Scuole di Specializzazione Medica 2020 ha subito diversi avvenimenti imprevisti e inediti. Inizialmente uno spostamento di data da Luglio a Settembre dettato dalla pandemia COVID, con il fine di garantire la migliore sicurezza per tutti i candidati e il personale. Al concorso hanno partecipato più di 23mila medici per un totale […]
«Il concorso per le Scuole di Specializzazione Medica 2020 ha subito diversi avvenimenti imprevisti e inediti. Inizialmente uno spostamento di data da Luglio a Settembre dettato dalla pandemia COVID, con il fine di garantire la migliore sicurezza per tutti i candidati e il personale. Al concorso hanno partecipato più di 23mila medici per un totale di poco più di 14mila borse. Unitamente a ciò si sono verificate diverse novità nella composizione del bando di concorso che fin da subito sono state valutate come forti criticità dalle diverse associazioni di rappresentanza dei medici specializzandi, con l’intento di penalizzare coloro i quali siano già inseriti all’interno di un percorso di alta formazione. Questi aspetti sopracitati hanno, infine, aperto la strada a diversi ricorsi al TAR, i quali hanno portato ad un ritardo nella pubblicazione della graduatoria del concorso e delle assegnazioni. Il 3 Dicembre, a seguito dell’appello cautelare proposto dal MUR avverso i ricorsi di taluni candidati in relazione ad un quesito, pur sospendendo la sentenza impugnata, ha tuttavia espressamente aggiunto che “le ulteriori operazioni concorsuali andranno svolte successivamente alla decisione cautelare collegiale”, fissando la camera di consiglio per il 15 Dicembre. Ciò significa che ogni procedura di assegnazione ed immatricolazione sarà rimandata successivamente a questa data. La situazione di incertezza che si è venuta a creare, con continui rinvii e nuovi cronoprogramma, ha messo in seria difficoltà più di 23mila medici che attendono solo di mettersi a disposizione per aiutare il paese in un momento di forte difficoltà», dichiarano la Senatrice Paola Boldrini, Vice Presidente della commissione Igiene e Sanità ed il dott. Stefano Manai, responsabile nazionale della formazione sanitaria del PD e coordinatore del Forum Salute GD.
«Per questo ho deciso di presentare un’interrogazione al Ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi: vanno richieste date certe per tutelare i nostri aspiranti specializzandi che hanno diritto ad iniziare nel migliore dei modi un percorso di formazione intenso e cruciale per il nostro servizio sanitario nazionale», conclude la Senatrice Paola Boldrini.