L’ex titolare della salute, in messaggio indirizzato a convegno ANTEL a Torino, ha ricordato l’importanza della creazione dell’Ordine TSRM e PSTRP: «Aiuta a contrastare il fenomeno diffuso dell’abusivismo professionale ma fornisce lo strumento al cittadino di verificare l’autenticità del professionista della salute assicurando la qualità e sicurezza delle prestazioni socio-sanitarie»
«L’approvazione a fine legislatura trascorsa della Legge 3 del 2018 ha finalmente, dopo 20 anni e un tortuoso iter parlamentare, reso giustizia alle 19 professioni sanitarie afferenti al nuovo Ordine Multi albo dei TSRM e delle Professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e prevenzione che erano di fatto ‘disordinate’ e senza la dignità ordinistica».
È questo l’incipit del messaggio inviato dall’ex ministro della Salute Beatrice Lorenzin al convegno organizzato il 15 novembre a Torino dall’ANTEL, l’Associazione nazionale dei tecnici di laboratorio biomedico, dal titolo “I nuovi orizzonti delle professioni sanitarie: il tecnico di laboratorio biomedico tra governo, integrazione e sviluppo”.
Tra i relatori la presidente ANTEL Alessia Cabrini, il presidente SIMEDET Fernando Capuano, il vicepresidente ANTEL Paolo Casalino.
Lorenzin ha ricordato nel messaggio l’importanza della creazione dell’Ordine TSRM e PSTRP anche nell’ottica della lotta all’abusivismo professionale, piaga che colpisce molte delle 19 professioni confluite nel maxi Ordine.
«Tale norma – continua Lorenzin – non solo aiuta a contrastare il fenomeno diffuso dell’abusivismo professionale ma fornisce lo strumento al cittadino di verificare l’autenticità del professionista della salute assicurando la qualità e sicurezza delle prestazioni socio-sanitarie. Finalmente a breve la comunità delle 19 professioni sanitarie potrà esprimere i propri rappresentanti democraticamente eletti nelle 19 Commissioni d’Albo e nei Consigli direttivi delle articolazioni provinciali degli Ordini».
«Il titolo del vostro convegno – continua l’ex titolare della Salute – rispecchia l’obiettivo della legge 3 del 2018: Il Governo della professione dal punto di vista deontologico, disciplinare e della formazione ed aggiornamento continuo del Tecnico Sanitario di Laboratorio Biomedico; l’integrazione con le altre professioni sanitarie sia nell’ambito degli organi collegiali dell’Ordine multilalbo che nella visione moderna della medicina multidisciplinare e multiprofessionale con “la presa in carico del paziente” in ogni fase del progetto di cura personalizzato; lo sviluppo delle competenze avanzate e specialistiche e del ruolo attivo del Tecnico Sanitario di Laboratorio Biomedico nella medicina di laboratorio, di genere e personalizzata.