Oltre 1500 partecipanti, un Comitato Scientifico con 55 autorevoli rappresentanti di oltre 30 paesi, 120 relatori, 310 lavori presentati sulle varie aree tematiche del programma: questi sono i numeri autorevoli del 3° Congresso Mondiale dell’Ingegneria Clinica- ICEHTMC (21-22 ottobre, Europa-Conference Center, Policlinico Gemelli, Largo Francesco Vito 1, Roma), che si tiene nei prossimi giorni a […]
Oltre 1500 partecipanti, un Comitato Scientifico con 55 autorevoli rappresentanti di oltre 30 paesi, 120 relatori, 310 lavori presentati sulle varie aree tematiche del programma: questi sono i numeri autorevoli del 3° Congresso Mondiale dell’Ingegneria Clinica- ICEHTMC (21-22 ottobre, Europa-Conference Center, Policlinico Gemelli, Largo Francesco Vito 1, Roma), che si tiene nei prossimi giorni a Roma. Un evento dinamico e autorevole, capace di mettere a confronto le esperienze più differenti del mondo delle tecnologie per la salute, visto che nella capitale italiana dialogheranno – solo per citare alcuni dei main topics – le esperienze di HTA di Cina, Canada e Brasile, mentre le più avanzate soluzioni di robotica e di intelligenza artificiale di Italia, SudAfrica e Stati Uniti confronteranno i loro risultati in termini di efficacia e sicurezza per i pazienti in un ambiente multidisciplinare e iper-tecnologico. “Si tratta dell’unico evento internazionale dell’Ingegneria clinica”, sottolinea Stefano Bergamasco, vicepresidente AIIC e chairman del Congresso insieme all’americano Tom Judd ed al presidente AIIC, Lorenzo Leogrande, “un’occasione prestigiosa e qualificata che permetterà di mettere a fuoco e condividere il ruolo che la nostra professione svolge all’interno dei profondi cambiamenti tecnologici e organizzativi che stanno rivoluzionando il mondo dell’assistenza sanitaria”.
“Siamo particolarmente onorati di ospitare questo Congresso internazionale, che per la prima volta vede protagonista una sede europea”, sottolinea Lorenzo Leogrande, “Abbiamo riscontrato negli anni il grande interesse verso quello che abbiamo definito modello italiano dell’ingegneria clinica, un approccio che punta ad un dialogo serrato del nostro settore con tutti gli stakeholders, aprendo così le vie di comunicazione, collaborazione e sviluppo tra nuove tecnologie healthcare, professioni sanitarie e decisori politici. Grazie a questo interesse diffuso, avremo su Roma tutte le attenzioni di chi a livello mondiale si occupa di innovazione, di biomedicina, di robotica biomedica, di reti tecnologiche, di sicurezza dei pazienti, di digital-healthcare”.
L’evento ICEHTMC è promosso dall’IFMBE (organismo dell’Organizzazione Mondiale delle Nazioni Unite che raccogliere in Federazione le associazioni che si occupano di ingegneria biomedica) e nello specifico dalla Clinical Engineering Division (CED) e segue i precedenti appuntamenti del 2015 in Cina e del 2017 a San Paolo in Brasile. Il Congresso di Roma coprirà un ampio spettro di topics, dal managmenet del rischio clinico all’HTA, come precisa Leogrande: “Viviamo sempre più immersi nelle tecnologie e nella innovazione tecnologica. Nella sfera dell’Healthcare, questo si traduce in grandi opportunità di cura e di miglioramento della qualità delle cure. Tuttavia, la presenza imponente di tecnologie, di dati e di interconnessioni, pone problemi nuovi: a Roma cercheremo di affrontare proprio tutte le nuove sfide che l’innovazione tecnologica pone attraverso un approccio competente e consapevole”.
“Nello specifico”, sottolinea Stefano Bergamasco, “abbiamo definito 12 aree tematiche e attorno a queste abbiamo costruito l’agenda dei lavori in circa due anni di confronti con gli esperti di tutto il mondo. Le aree che analizzeremo quindi sono Health Technology Assessment-HTA; Medical equipment management in hospitals; ICT and medical informatics; Health Operations/Project Management; Clinical risk management, safety, emergency preparedness; Development of innovative devices; Design of health facilities; Technologies for home care; International standards and regulations; Education, certification, training; Artificial Intelligence and Big Data; Global challenges, sustainable development. Il tutto sarà presentato ai partecipanti con un ampiezza davvero straordinaria di esperienze, contributi, approfondimenti e confronti tra specialisti”.
Il programma dell’ICEHTMC 2019, consultabile sul sito del Congresso (www.icehtmc.com), si aprirà lunedì 21 ottobre con la sessione inaugurale in cui è prevista la relazione introduttiva di Adriana Velazquez (responsabile del Dipartimento Dispositivi Medici dell’Organizzazione Mondiale della Sanità-OMS) e si concluderà nel tardo pomeriggio di martedì 22 ottobre, con un programma complessivo che prevede quattro sessioni plenarie, dodici sessioni parallele, workshop tematici, tavole rotonde, ambiti e appuntamenti di networking. Già nella giornata di domenica 20 ottobre sono previsti i lavori preparatori precongressuali con i dialogue meeting tra i rappresentanti degli oltre 80 Paesi attesi all’evento, mentre al termine del Congresso verrà annunciata la sede prescelta per l’edizione 2021 di ICEHTMC.