L’attuale standard di trattamento di prima linea dei pazienti con NSCLC HER2 mutato non resecabile, localmente avanzato o metastatico è l’immunoterapia PD-1 o PD-L1, con o senza chemioterapia a base di platino. Tuttavia dal 40% al 60% dei tumori non risponde al trattamento iniziale e continua a progredire
Con la somministrazione al primo paziente, Daiichi Sankyo annuncia l’inizio dello studio globale di fase 3 DESTINY-Lung04, il trial che valuta l’efficacia e la sicurezza dell’anticorpo monoclonale coniugato ENHERTU (trastuzumab deruxtecan), come trattamento di prima linea dei pazienti affetti da carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) non resecabile, localmente avanzato o metastatico, con mutazione HER2. L’ADC anti-HER2 trastuzumab deruxtecan è sviluppato congiuntamente da Daiichi Sankyo e AstraZeneca ed è attualmente in sperimentazione per il trattamento di vari tumori che esprimono HER2, inclusi il carcinoma mammario, gastrico, polmonare e colorettale.
Il carcinoma polmonare è la principale causa di morte per cancro, ed è responsabile di circa 1/5 di tutti i decessi per cancro. L’NSCLC corrisponde a circa l’80-85% di tutti i carcinomi al polmone. Attualmente non ci sono farmaci approvati specificamente per il trattamento del NSCLC con mutazione HER2, che colpisce circa il 2% – 4% dei pazienti con NSCLC non squamoso.
L’attuale standard di cura nel trattamento di prima linea dei pazienti con NSCLC e mutazione HER2 è l’immunoterapia con farmaci anti-PD-1 o PD-L1 con o senza chemioterapia a base di platino. Mentre questi regimi di trattamento possono migliorare la sopravvivenza, almeno dal 40% al 60% dei tumori non risponde al trattamento iniziale e si verifica una progressione della malattia.
DESTINY-Lung04 è il primo studio di confronto testa a testa nel NSCLC che valuta ENHERTU come trattamento di prima linea rispetto allo standard di cura (chemioterapia con platino-pemetrexed in combinazione con pembrolizumab) in pazienti con NSCLC non-squamoso non resecabile, localmente avanzato o metastatico, che presenta mutazione di HER2 nell’esone 19 o 20.
«I risultati visti nello studio DESTINY-Lung01 hanno mostrato una risposta tumorale robusta e durevole in pazienti precedentemente trattati per carcinoma polmonare metastatico non a piccole cellule con mutazione HER2. – Ha dichiarato Gilles Gallant, BPharm, PhD, FOPQ, Vice Presidente Senior, e capo globale della divisione di Sviluppo Oncologico del dipartimento R&D in Oncologia di Daiichi Sankyo – Sulla base di questi risultati promettenti, stiamo conducendo il trial DESTINY-Lung04 per valutare il potenziale di ENHERTU come prima linea di terapia in questa popolazione di pazienti».
Il carcinoma polmonare è la principale causa di morte per cancro, ed è responsabile di circa 1/5 di tutti i decessi per cancro. Il carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) corrisponde a circa l’80-85% di tutti i carcinomi al polmone.1,2,3 Per i pazienti con malattia metastatica, la prognosi è particolarmente infausta, poiché solo il 6% circa vive oltre i cinque anni dalla diagnosi.
L’HER2 è una proteina recettore di membrana tirosin-chinasico iper-espressa sulla superficie delle cellule di molti tipi di tumori, tra cui quello mammario, gastrico, polmonare e colorettale. Le alterazioni genetiche dell’HER2 (chiamate mutazioni HER2) sono state identificate nel NSCLC come bersagli molecolari distinti, e sono state osservate in circa il 2-4% dei pazienti con NSCLC non squamoso. 4,5
Queste mutazioni genetiche dell’ HER2 si osservano prevalentemente nelle donne più giovani, senza storia di fumo e sono state indipendentemente associate alla crescita delle cellule tumorali e alla prognosi sfavorevole, con una maggiore incidenza di metastasi cerebrali. Le mutazioni HER2 più comuni sono inserzioni dell’esone 20, che rappresentano il 35-59% di tutte le mutazioni HER2 in NSCLC, mentre le mutazioni dell’esone 19 rappresentano circa il 16% delle mutazioni. Sebbene il ruolo del trattamento anti-HER2 sia ben stabilito nei carcinomi della mammella e dello stomaco, l’HER2 è un biomarcatore emergente nel NSCLC, senza terapie anti-HER2 approvate.
L’attuale standard di cura nel trattamento di prima linea dei pazienti con NSCLC e mutazione HER2 è l’immunoterapia con farmaci anti-PD-1 o PD-L1 con o senza chemioterapia a base di platino. Mentre questi regimi di trattamento possono migliorare la sopravvivenza nel NSCLC, almeno dal 40% al 60% dei tumori non risponde al trattamento iniziale e si verifica una progressione della malattia, sottolineando la necessità di ulteriori approcci terapeutici.
DESTINY-Lung04 è uno studio globale di fase 3, randomizzato, in aperto, che valuta l’efficacia e la sicurezza di ENHERTU (5,4 mg/kg) rispetto allo standard di cura (chemioterapia di platino-pemetrexed in combinazione con pembrolizumab) in pazienti affetti da carcinoma polmonare non a piccole cellule non resecabile, localmente avanzato o metastatico, non squamoso, che presenta una mutazione HER2 nell’esone 19 o 20.
I pazienti saranno randomizzati 1:1 per ricevere ENHERTU o lo standard di cura. L’obiettivo primario di DESTINY-Lung04 è la sopravvivenza libera da progressione (PFS) valutata da una revisione centrale indipendente in cieco (BICR). Gli obiettivi secondari includono la sopravvivenza globale, la PFS valutata dallo sperimentatore, il tasso e la durata della risposta globale valutati dal BICR e dallo sperimentatore, la farmacocinetica, la tollerabilità riferita dal paziente, l’immunogenicità e la sicurezza.
DESTINY-Lung04 arruolerà circa 264 pazienti in diversi siti in Asia, Europa e Nord America.
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