Tutti gli operatori sanitari in attività nel territorio della Regione Lazio, che non lavorano nelle strutture del SSR, saranno coinvolti nelle prossime settimane nella campagna vaccinale anti SARS-CoV-2. Lo prevede una lettera della Regione inviata a tutti i presidenti di Ordini professionali che operano nella sanità
«Lo avevamo chiesto alcune settimane fa e siamo contenti di essere stati ascoltati. Il vaccino anti SARS-CoV-2 verrà infatti somministrato a tutti i medici e odontoiatri. Senza distinzioni di rapporto di dipendenza con il SSR». Questo il commento del presidente dell’Ordine provinciale di Roma dei medici chirurghi e odontoiatri, Antonio Magi, all’iniziativa della regione Lazio che oggi ha ascritto a tutti i presidenti di ordine: Medici, Odontoiatri, Infermieri, veterinari, Biologi, Chimici e fisici, Psicologi, Ostetrici, Tsrm, Pstrp affinché nelle prossime settimane, in fasi successive, tutti i sanitari in attività nel territorio regionale, non operanti nelle strutture del SSR, vengano vaccinati.
«In questo modo – aggiunge Magi – si corregge un errore del decreto ministeriale che escludeva, in questa prima fase della campagna vaccinale, i medici a partiva Iva, gli odontoiatri, gli specializzandi, gli iscritti ai vari ordini medico-sanitari che non sono integrati nella sanità pubblica né accreditata. Più medici vaccinati significa avere più potenziali medici vaccinatori e quindi riuscire a risolvere eventuali ritardi sulla tabella di marcia delle vaccinazioni. In questo modo sarà possibile velocizzare la campagna vaccinale di massa che partirà quando saranno concluse le inoculazioni ai colleghi e nelle Rsa. Anche se – prosegue il presidente OMCeO di Roma – sappiamo che i professionisti vaccinati potranno essere coinvolti per la somministrazione dei vaccini di più facile gestione quando verranno approvati. Per il vaccino Pfizer non sarà possibile perché necessita di una conoscenza e un’esperienza specifica. È infatti un vaccino delicato sia per la somministrazione che per la conservazione».
«Siamo dunque soddisfatti e contenti di collaborare con la regione Lazio, la quale per individuare il percorso e programmare gli accessi, ci chiede un supporto nella raccolta delle adesioni dei professionisti operanti privatamente e allo stesso tempo di individuare un referente per ciascun ordine professionale a cui fornire le credenziali per la registrazione nel link regionale dei singoli professionisti, con modalità che saranno successivamente comunicate».
«In questo momento storico – conclude Magi – un medico protetto dal SARS-CoV-2 è un medico che può lavorare con maggior serenità e attenzione e quindi curare meglio i propri pazienti».
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