I dati emersi sono dal report annuale sulle zoonosi ‘The European Union One Health 2023 Zoonoses Report’, pubblicato da Efsa e Ecdc e prodotto con il coordinamento dell’Istituto superiore di sanità
Ad annunciarlo, Ngashi Ngongo, esperto di Africa dei Centri Cdc: “Potrebbe essere un’epidemia di malaria grave in un contesto di malnutrizione e infezione virale”, oppure il contrario, ovvero ” che si tratti di un’infezione virale in un contesto di malaria e malnutrizione”
Basandosi su oltre 1.700 studi pubblicati in precedenza, il team ha stimato l’esposizione delle persone a tre classi di sostanze chimiche in 38 Paesi, dove vive circa un terzo della popolazione mondiale
Dalla prima identificazione di una mandria infetta a fine agosto, il dipartimento dell’agricoltura dello Stato ha accertato la presenza del virus in 645 aziende lattiero-casearie, circa la metà delle quali solo negli ultimi 30 giorni
Cdc: “Importante che finora non sia stata rilevata alcuna diffusione da persona a persona dell’influenza aviaria H5N1”
I ricercatori hanno attinto ai dati individuali dello Scottish Longitudinal Study, che rappresenta il 5% della popolazione scozzese. In totale, sono state incluse nell’analisi 202.237 persone di età pari o superiore a 17 anni
L’esposizione a lungo termine all’inquinamento atmosferico aumenta il rischio di sviluppare coaguli di sangue nelle vene profonde, con esiti potenzialmente letali. È quanto emerge da uno studio statunitense pubblicato su Blood
Abdi Rahman Mahamad, specialista dell’agenzia delle Nazioni Unite per salute, parlando da Ginevra ha spiegato che il numero di infezioni è in linea con quanto ci si aspetterebbe normalmente in questo periodo dell’anno, soprattutto considerata la stagione delle piogge in corso nella regione, che si associa spesso a un aumento di malattie respiratorie, influenza e malaria
Le alluvioni aumentano il rischio di nascite premature del 3 per cento. E’ quanto emerge da uno studio guidato dalla Virginia Polytechnic Institute and State University e presentato al meeting annuale dell’American Geophysical Union
A darne notizia è l’Istituto zooprofilattico delle Venezie: al terzo posto in termini di numero di casi umani vi è Escherichia coli STEC
I primi test inizieranno in California, Colorado, Michigan, Mississippi, Oregon, Pennsylvania e si allargheranno a tutta la nazione
L’Iss ha pubblicato un aggiornamento sul suo sito web per fare il punto della situazione: “Non è possibile stabilire quanti giorni ci vorranno per completare le analisi in corso sui campioni biologici sul caso sospetto a Lucca”
Durante le feste vengono prodotte in media 80mila tonnellate di rifiuti in carta e cartone, mentre le emissioni inquinanti legate ai trasporti salgono del 130%, del 30%i consumi energetici
Due i decessi, più Paesi riportano casi e si indaga su altre morti fetali. Oms: “Rischio alto nella regione delle Americhe e basso a livello globale”
Con la premiazione di 102 professionisti, tra medici di medicina generale, farmacisti e medici veterinari, e la diffusione del report conclusivo, volge al termine la prima edizione di “One Health Ambassador”
Una settimana fa la scoperta, sempre in California, di altro latte non pastorizzato contaminato dall’aviaria. Nello stesso stato americano un bambino è stato contagiato con l’ H5N1
In una lettera inviata a ‘The Lancet’, un team di epidemiologi e scienziati italiani hanno analizzato i possibili rischi per il Giubileo 2025, un evento mondiale che farà confluire a Roma milioni di persone da tutto il mondo. I ricercatori hanno elaborato anche un piano “in 7 pilastri”
L’Italia è al quarto posto in Europa per numero di abitazioni in cui non è permesso fumare. A rivelarlo è un’indagine europea coordinata dall’Irccs Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri e pubblicata sulla rivista Erj Open Research
I ricercatori hanno impiegato una tecnologia innovativa per analizzare come l’inquinamento modificasse il DNA delle singole cellule delle partecipanti. All’interno di ogni cellula sono stati in grado di mappare alcune modifiche che influenzano il rilascio di citochine, ovvero proteine che regolano l’infiammazione nell’organismo e che possono influire sulla gravidanza
Il dipartimento alla salute dello stato (Cdph) ha ordinato il ritiro dal commercio dei prodotti contaminati, invitando a non bere comunque alcun tipo di latte non pastorizzato
Entro il 2100 le morti annuali legate al cambiamento climatico e all’inquinamento atmosferico potrebbero raggiungere quota 30 milioni. E’ quanto emerge da uno studio guidato dal Max Planck Institute for Chemistry e pubblicato su Nature Communications
Gli autori dello studio: “Rafforzare la consapevolezza degli operatori sanitari sulla possibile circolazione autoctona del virus dengue in modo da considerarlo nella diagnosi differenziale delle febbri estive anche in pazienti che non hanno una recente storia di viaggi all’estero”
Il piccolo ha manifestato sintomi respiratori lievi e si sta riprendendo a casa, senza alcuna necessità di ricovero. La fonte del contagio al momento è ignota. Nessun contatto del bambino è risultato positivo
Le persone che soffrono di patologie cardiache sono particolarmente vulnerabili agli effetti dell’inquinamento atmosferico. E’ quanto emerge da uno studio presentato alla conferenza internazionale dell’American Heart Association a Chicago
L’Unione Europea sta rallentando nella lotta contro i superbatteri, Ecdc: “Serve accelerare gli sforzi o non si raggiungeranno obiettivi”
L’infezione è stata diagnosticata, e poi confermata dalle analisi di laboratorio, in una persona che aveva viaggiato di recente in Africa orientale, curata poco dopo il suo rientro negli Stati Uniti in una struttura medica locale e dimessa
Il cambiamento climatico sta avendo un impatto globale enorme sulla trasmissione della Dengue, rappresentando la causa del 19% dell’attuale crescente incidenza della malattia e con il potenziale di innescare un ulteriore picco del 40-60% entro il 2050
Il nuovo sito è stato presentato oggi, in concomitanza di con la Giornata europea della consapevolezza dell’uso degli antibiotici e l’inizio della Settimana internazionale dedicata alla resistenza antimicrobica
Livelli più elevati di particolato nell’atmosfera comportano un maggiore rischio di tumori alla testa e al collo. E’ quanto emerge da uno studio guidato dalla Wayne State University e pubblicato su Scientific Reports
L’allarme arriva, quasi in contemporanea, da uno studio pubblicato su Lancet Infectious Diseases e da un rapporto di Medici senza Frontiere