Presentato Regel: «Il prodotto è meno inquinante della fibra naturale, è antibatterico e anallergico»
Salvaguardare l’ambiente e tutelare la salute oggi è possibile anche con le fibre sintetiche riciclate. Dopo il nylon e il poliestere, realizzati in economia circolare, è stato presentato nel mese di gennaio al Pitti Filati di Firenze, Infinity con il suo #END1, un filato premium di Regel, la prima fibra al mondo realizzata con rifiuti di acrilico. A farla conoscere al mercato italiano è Fabrizio Protti, manager etico che da tempo insegue un mondo eco friendly, protagonista di grandi riconversioni industriali degli ultimi anni. «Questa è la prima volta che, per realizzare una nuova fibra, si utilizza solo acrilico riciclato – racconta Protti a Sanità Informazione -. È una novità assoluta perché tutta la filiera del filato Infinity, realizzato con fibra Regel, è certificato GRS (Global Recycled Standard). Il che significa garanzia di qualità dall’origine al prodotto finale».
Non tutti sanno che l’industria del tessile genera globalmente miliardi di tonnellate di rifiuti e di scarti che devono essere re-investiti per contrastare nuove fonti inquinanti. «Se si considera che tutta la filiera dell’industria tessile, dalla coltivazione all’allevamento, sino al capo confezionato ogni anno consuma 1,5 trilioni di litri di acqua e utilizza milioni di tonnellate di coloranti per tingere prodotti vergini e naturali che in molti paesi vengono ancora scaricati nei fiumi – sottolinea il manager etico, oggi alla direzione commerciale del gruppo Rifil – è evidente che la nuova fibra è estremamente incline ad un mercato consapevole, in grado di garantire un prodotto di origine controllata e tracciabile».
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In quest’ottica i filati Infinity intendono scandire il ritmo di un cambiamento sia tra i consumatori responsabili che tra i grandi nomi mondiali del tessile e abbigliamento. Infatti sono attenti a sostenere il futuro del pianeta, utilizzando nelle loro collezioni un filato amico dell’ambiente e della salute, pensato nell’ottica di una vera economia circolare tracciata e dimostrabile.
SAC, l’organizzazione no profit multi-stakeholder presente in tutto il mondo con 250 soci, ha confermato che le fibre vergini più sostenibili sono quelle sintetiche. Il dato, ottenuto da HIGG Index, un calcolatore in grado di fare ricerca, indica perciò il posizionamento sostenibile di un capo o di un filato.
«Nel caso di Regel – fa notare Protti – il filato, pur essendo fatto con fibre riciclate, mantiene tocco e colori brillanti. È antibatterico e tollerabile alla pelle, tanto che è anche certificato eco tex. Questo vuol dire che può essere utilizzato sia per intimo che per abbigliamento per neonato». #END1 è dunque un filato totalmente eco friendly, nato dalla sinergia tra l’imprenditoria italiana di Stefano Verzoletto, Presidente del brand multinazionale Filivivi e di Olmo Falco alla guida della multinazionale produttiva Rifil, in un grande lavoro di squadra con la tailandese TAF (Thai Acrylic Fibre).
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