Offrire un contributo civico nella sfida contro la resistenza antimicrobica e favorire la partecipazione delle organizzazioni civiche e di pazienti alle strategie per fronteggiare quella che l’Organizzazione mondiale della sanità ha riconosciuto come una delle principali emergenze sanitarie globali. È questo l’obiettivo del Manifesto “Antimicrobico-resistenza: insieme ai pazienti per conoscerla e contrastarla”, presentato oggi da Cittadinanzattiva a Roma, nel corso di un evento alla presenza del Sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato (il Manifesto è disponibile qui in versione integrale e qui in forma sintetica). Secondo l’ECDC (Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie) si contano da 33mila a 35mila decessi annui in Europa, di cui circa un terzo solo in Italia (8-11mila decessi annui), per infezioni attribuibili all’AMR. Il costo annuale della resistenza antimicrobica nei paesi dell’UE e dello Spazio economico europeo (SEE) è di quasi 11,7 miliardi di euro; in Italia, secondo le stime più recenti, la AMR impatta per 2,4 miliardi di costo annuo, con 2,7 milioni di posti letto occupati a causa di infezioni da batteri resistenti. Il Manifesto indica proposte di intervento da parte delle Istituzioni nonché azioni ed iniziative specifiche attraverso le quali le associazioni civiche e di pazienti possono impegnarsi concretamente nel contrasto alla AMR.
“Il ruolo delle associazioni di cittadini e di pazienti nel governo delle politiche sanitarie è ormai riconosciuto, e anche nell’ultima Legge di Bilancio sono previste specifiche misure a riguardo. Le sfide della salute pubblica infatti sono ambiziose e richiedono necessariamente il contributo attivo dei cittadini e il ruolo facilitante delle loro organizzazioni, la consapevolezza e il coinvolgimento di quante più persone possibili. La lotta all’antimicrobico-resistenza rappresenta, per la gravità del problema e il suo impatto sui sistemi sanitari del presente e del futuro, un ambito fondamentale nel quale sperimentare la partecipazione civica: un requisito imprescindibile per il contenimento del fenomeno è stabilire un patto fra istituzioni e cittadini che miri a implementare strategie, nazionali, regionali e locali, sul contrasto alla AMR, che valorizzi il coinvolgimento delle persone, anche quelle più fragili e difficili da raggiungere, e che sia in linea con i loro bisogni di salute”, commenta Anna Lisa Mandorino, Segretaria generale di Cittadinanzattiva
“L’antimicrobico-resistenza è una delle sfide sanitarie più urgenti e complesse del nostro tempo e richiede un impegno collettivo e coordinato – dichiara il Sottosegretario alla Salute, On. Marcello Gemmato -. È essenziale promuovere un uso consapevole e appropriato degli antibiotici in tutti i contesti, sfruttando le sinergie con le associazioni dei cittadini e dei pazienti, che rappresentano un valore aggiunto e uno stimolo costruttivo per le istituzioni e la politica. In quest’ottica, iniziative come quella di Cittadinanzattiva sono fondamentali: il Manifesto presentato oggi offre un contributo concreto per accrescere la consapevolezza e promuovere azioni efficaci e condivise, contro quella che è già una criticità dei sistemi sanitari globali ma che, con strategie mirate e il contributo di tutti, possiamo affrontare efficacemente”.
Fra le proposte dirette alle istituzioni, nel Manifesto si chiede di:
A partire da queste proposte, il Manifesto individua in maniera dettagliata gli ambiti e il ruolo che le organizzazioni civiche e di pazienti possono svolgere in sinergia con le istituzioni, in particolare: promuovendo e sostenendo, in collaborazione con Asl, farmacie, scuole ed università, campagne di sensibilizzazione sui temi della AMR, dell’aderenza terapeutica e della prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza ma anche, in un’ottica One Health, sulla scelta degli alimenti e sulla raccolta e smaltimento dei farmaci scaduti o inutilizzati; promuovendo, all’interno delle strutture sanitarie e sociosanitarie, le attività di monitoraggio o Audit per raccogliere dati ed evidenze su infezioni ospedaliere e antimicrobico resistenza.
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