Una settimana fa la scoperta, sempre in California, di altro latte non pastorizzato contaminato dall’aviaria. Nello stesso stato americano un bambino è stato contagiato con l’ H5N1
Cresce l’allerta in California per la diffusione del virus dell’influenza aviaria. Già tra gli Stati Usa più colpiti dal virus H5N1 negli allevamenti bovini e tra le persone, la California sta ora registrando la presenza del virus in lotti di latte non pastorizzato dell’azienda agricola Raw Milk. Gli ufficiali sanitari della contea di Santa Clara hanno individuato l’H5N1 in un secondo lotto, dopo la scoperta una settimana fa del primo gruppo di bottiglie di latte della stessa fattoria infetti. E si attendono i risultati dei test in corso su altri campioni di latte non pastorizzato in vendita. Gli enti americani preposti alla salute pubblica, come i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie, hanno continuato negli ultimi mesi a rassicurare la popolazione riguardo ai timori che l’influenza aviaria possa trasmettersi da uomo a uomo. Ma la preoccupazione di una mutazione virale che lo renda possibile, sale. Il dipartimento alla Sanità della California ha invitato “i consumatori a non bere il latte contaminato, mentre si continua ad investigare il legame tra il virus identificato in latte non pastorizzato e la continua diffusione dell’aviaria nei bovini, nei polli ed in sporadici casi tra le persone”. Dei 55 casi di aviaria diagnosticati in esseri umani in America dalla scorsa primavera, 29 sono occorsi proprio in California perlopiù tra addetti ad allevamenti di bovini. Ma proprio alcuni giorni fa gli stessi Cdc hanno annunciato il primo allarmante caso, anch’ esso in California, di un bambino contagiato con l’ H5N1. Le origini di questa infezione non sono ancora state scoperte.
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