One Health 10 Ottobre 2024 11:56

Climate change: “Con piogge estreme aumenta il rischio di morte, soprattutto per cause respiratorie”

Lo studio: un giorno di pioggia estrema, con una ricorrenza di cinque anni, porta ad un aumento dell’8% delle morti per tutte le cause, del 5% delle morti cardiovascolari e del 29% delle morti respiratorie nei 14 giorni successivi al temporale

Climate change: “Con piogge estreme aumenta il rischio di morte, soprattutto per cause respiratorie”

Con i cambiamenti climatici ‘piovono rischi’ sulla salute umana: uno studio sul British Medical Journal mostra che le precipitazioni estreme, come le piogge alluvionali intense che hanno colpito i Balcani e le regioni Adriatiche, potrebbero aumentare il rischio di morte per tutte le cause, nonché per malattie cardiache e polmonari, specie nelle aree con minore variabilità delle precipitazioni e scarsa vegetazione. La ricerca, un’analisi di dati provenienti da 34 paesi e regioni, è stata condotta in Germania presso l’Istituto di  Epidemiologia Helmholtz Zentrum di Monaco. “Le prove emergenti da studi epidemiologici suggeriscono un’associazione convincente tra eventi piovosi ed esiti avversi per la salute, in particolare la trasmissione di malattie infettive. L’influenza degli eventi piovosi sulle malattie non trasmissibili, tuttavia, rimane poco studiata”, scrivono i ricercatori nell’introduzione dello studio.

Piogge estreme e salute: cosa sappiamo finora

“Le prove attuali, derivate principalmente da luoghi specifici, non sono riuscite a catturare i diversi effetti sulla salute delle variazioni regionali nelle caratteristiche delle precipitazioni – aggiungono gli scienziati – . Gli eventi di precipitazioni estreme possono provocare rapidi cambiamenti meteorologici che, potenzialmente, portano a un’interazione con aerosol dannosi, che possono contribuire ad aumentare il rischio di varie condizioni cardiovascolari e respiratorie”. Gli esperti hanno studiato i dati di mortalità giornaliera e delle piogge in 645 località in 34 paesi o regioni su sei continenti, comprendenti un totale di 109.954.744 morti per tutte le cause, 31.164.161 morti cardiovascolari e 11.817.278 morti respiratorie dal 1980 al 2020.

Gli effetti delle piogge estreme

Sono stati considerati eventi di pioggia con una ricorrenza di uno, due o cinque anni, ovvero l’intervallo di tempo tra due eventi di intensità simile. Ebbene, è emerso che mediamente, in tutte le località, un giorno di pioggia estrema con una ricorrenza di cinque anni porta ad un aumento dell’8% delle morti per tutte le cause, un aumento del 5% delle morti cardiovascolari e un aumento del 29% delle morti respiratorie nei 14 giorni successivi all’evento di pioggia. Gli eventi di piogge estreme con una ricorrenza di due anni sono stati associati solo a morti respiratorie, mentre gli eventi di pioggia con un periodo di ritorno di un anno non hanno mostrato alcun effetto, né sulle morti cardiovascolari, né su quelle respiratorie.

Necessarie strategie di sanità pubblica

Precipitazioni moderate o abbondanti, ma non estreme sembrano invece essere protettive, probabilmente grazie alla riduzione dell’inquinamento atmosferico che ne deriva e al fatto che le persone rimangono in casa. Questi risultati sottolineano la necessità di strategie di sanità pubblica coordinate per mitigare gli ampi effetti delle piogge estreme sulla salute. “L’intensità delle precipitazioni giornaliere è associata a diversi effetti sulla salute, con eventi estremi legati a un aumento del rischio relativo per tutte le cause, mortalità cardiovascolare e respiratoria. Le associazioni osservate – concludono i ricercatori – variavano a seconda del clima locale e delle infrastrutture urbane”.

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