Mistero della Salute e Regione Marche in riunione: dopo due picchi registrati il 6 e il 14 settembre, l’incidenza risulterebbe in diminuzione
Sono 102 i casi confermati di Dengue e 10 quelli ritenuti probabili, dal 30 settembre 2024, individuati nel comune di Fano, nelle Marche. Tuttavia, dopo due picchi registrati il 6 e il 14 settembre, l’incidenza risulterebbe in diminuzione. I dati sono trapelati dalla riunione, tenutasi ieri, tra gli esperti del ministero della Salute, la Regione Marche, il Centro nazionale sangue, il Centro nazionale Trapianti, il dipartimento di Malattie Infettive dell’Iss, il Centro di Referenza Nazionale per lo studio e l’accertamento delle malattie esotiche degli animali (Cesme). Viene riferito che “l’area con i casi positivi non sembra si stia estendendo, ma che resti sempre confinata all’area di Fano ” e “che tutti i casi presentano quale luogo di esposizione Fano, compresi alcuni pazienti non residenti ma che presentano comunque un link robusto con Fano”. I casi sono stati tutti visti “dal pronto soccorso di Fano, gli altri pronto soccorso sono stati allertati mediante nota regionale al fine di intercettare possibili ulteriori casi possibili (quelli risultati negativi sono attualmente in numero maggiore rispetto alle prime settimane di settembre)”.
In merito alle attività di disinfestazione, viene riportato che, “oltre a quelle già condotte, è stata indicata al Comune la necessità di nuove disinfestazioni su larga scala” ma dalla riunione sono emerse “criticità” che devono ancora essere ben identificate. Ad esempio, “i trattamenti larvicidi in caditoie di aree pubbliche non sono stati simultanei in tutta l’area urbana ma sono stati condotti in modalità spot in base all’insorgenza di nuovi casi”. Inoltre tra le criticità emerse risulterebbe la “valutazione dell’efficacia delle disinfestazioni, a volte condotte in condizioni ambientali non ottimali per la conformazione del territorio e per le condizioni meteorologiche”.
Sulle condizioni cliniche dei casi di Dengue nella zona del comune di Fano, è stato riferito “che la metà ha necessitato ricovero ospedaliero in reparti di Malattie infettive, Medicina, Pediatria, Geriatria e Neurologia ma per lo più a scopo precauzionale. Un solo caso ha presentato shock ipovolemico in fase di defervescenza. Un caso pediatrico risulta in buone condizioni”. Inoltre, le autorità competenti hanno specificato che la ricerca attiva dei casi “è stata limitata ai soggetti sintomatici identificati sul territorio (medici di famiglia e pediatri di libera scelta) e che non sono stati indagati attivamente possibili casi asintomatici, come ad esempio i parenti dei casi”. Per contrastare il focolaio di casi Dengue nell’area del Comune di Fano, serve “la sorveglianza attiva dei casi asintomatici” come i conviventi dei casi confermati, “al fine di comprenderne l’eventuale ruolo nel mantenimento del ciclo di trasmissione” e “vene raccomandata l’offerta gratuita dei test”.
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