One Health 27 Febbraio 2024 09:58

Il caldo estremo aumenta le nascite pretermine

Uno studio condotto dalla Monash University su oltre due milioni di nascite a Sydney in un arco di 20 anni ha rilevato che le donne incinte esposte al caldo intenso, durante il primo trimestre di gravidanza, hanno un rischio più alto di partorire prima del tempo. La ricerca, pubblicata sulla rivista JAMA Pediatrics, rivela inoltre l'importanza dell'accessibilità a spazi verdi per contenere l'impatto del cambiamento climatico sulla salute
Il caldo estremo aumenta le nascite pretermine

C’è uno stretto legame tra temperature estremamente alte e le nascite pretermine. Uno studio condotto dalla Monash University su oltre due milioni di nascite a Sydney in un arco di 20 anni ha rilevato che le donne incinte esposte al caldo intenso, durante il primo trimestre di gravidanza, hanno un rischio più alto di partorire prima del tempo. La ricerca, pubblicata sulla rivista JAMA Pediatrics, rivela inoltre l’importanza dell’accessibilità a spazi verdi per contenere l’impatto del cambiamento climatico sulla salute. “La presenza di verde, soprattutto di alberi, ha il potenziale di mitigare i livelli di calore e di ridurre i rischi di parto pretermine associati al caldo”, commenta Shanshan (Shandy) Li della Monash School of Public Health and Preventive Medicine, che ha coordinato lo studio.

Il caldo innesca una serie di cambiamenti nell’organismo durante la gravidanza

Lo studio della Monash University indica in particolare che l’esposizione a temperature estreme nel terzo trimestre aggrava fino al 61% il rischio di nascita prematura. Secondo i ricercatori, i cambiamenti nell’organismo durante la gravidanza, con l’accresciuta massa corporea, e l’extra energia prodotta dal feto, possono rendere più difficile per la gestante divergere il flusso di sangue verso la pelle per permettere la sudorazione. Questo può ridurre il flusso di sangue alla placenta, privando il nascituro di nutrimento e di ossigeno. “Se qualcosa avviene alla placenta, la risposta naturale del feto è di stimolare le doglie ed essere partorito, per uscire da un ambiente anormale”, spiega Yuming Guo, docente di salute ambientale globale e biostatistica, autore senior dello studio. L’associazione tra caldo e parto premetermine è leggermente diminuita per le donne che vivono in aree con più verde.

L’esposizione al “verde” può mitigare gli effetti del caldo

“Il verde ha anche un impatto positivo sulla salute fisica e mentale che va oltre la gravidanza e il parto”, sottolinea Li. “Dovremmo integrare nella pianificazione urbana strategie di mitigazione del calore, come l’aumento degli spazi verdi”, aggiunge. “Le prove emergenti suggeriscono che la temperatura dell’aria notturna, in particolare il calore notturno estremo, ha un impatto significativo sulla salute, compresi il sonno e il riposo”, sottolinea Guo. “La qualità e la durata del sonno influiscono su vari aspetti della salute e i disturbi di questi fattori possono avere conseguenze sugli esiti della gravidanza”, aggiunge. “Dato il previsto aumento delle temperature estreme con il riscaldamento del nostro pianeta, è fondamentale comprenderne l’impatto sulle nascite, così da sviluppare strategie per mitigare i rischi”, conclude Guo.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

8 Marzo, dall’Iss cinque consigli per il benessere femminile

Malattie cardiovascolari, osteoporosi, sostanze tossiche, vita da caregiver e obesità sono i cinque focus approfonditi dagli esperti del Centro cdi riferimento per la medicina di genere dell'Is...
Advocacy e Associazioni

Disabilità, Legge 62: “Da settembre 2025 sperimentazione estesa ad altre 10 province”

Il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli: “Il cambiamento è iniziato e indietro non si torna”
Sanità

Farmacia dei servizi. Cossolo (Federfarma): “In due anni, con nuova convenzione, sarà realtà in ogni parte d’Italia”

All’evento “We Health”, promosso da Homnya in collaborazione con Federfarma, il bilancio degli anni di sperimentazione dei nuovi servizi
Nutri e Previeni

Giornata dei legumi, Iss: “Meno della metà degli italiani ne mangia a sufficienza”

Lo dimostra il progetto dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) 'ARIANNA-Aderenza alla Dieta Mediterranea in Italia', condotto su un campione totale di 3.732 persone