One Health 10 Giugno 2024 13:21

La dieta mediterranea fa bene anche al Pianeta, sì alla stagionalità degli alimenti

Mangiare sano fa bene alla salute e all’ambiente. La dieta mediterranea è garanzia a 360 gradi per nutrizione umana e per il Pianeta, specie se scegliamo i cibi di stagione. È quanto ricordato dagli esperti dell’Università Cattolica di Piacenza nel congresso della Società Italiana di nutrizione Umana

La dieta mediterranea fa bene anche al Pianeta, sì alla stagionalità degli alimenti

Mangiare sano fa bene alla salute e all’ambiente. La dieta mediterranea è dunque garanzia a 360 gradi per nutrizione umana e per il Pianeta, specie se scegliamo i cibi di stagione. È quanto ricordato dagli esperti dell’Università Cattolica di Piacenza, nel corso del congresso della Società Italiana di nutrizione Umana, un’occasione per presentare diversi progetti di ricerca ai nastri di partenza in ateneo. Tra questi è in corso di avviamento il progetto “4-SEASOMed” (Discovering the role of Seasonal Dietary Choice on Mediterranean Diet Adherence and the effect on gut microbiota), uno studio proprio sulla stagionalità della dieta, destinato a durare due anni e a coinvolgere circa 500 italiani che verranno monitorati ogni tre mesi e interrogati sulla loro alimentazione.

Al via studio sulla dieta stagionale

4SeasoMed è coordinato da Margherita Dall’Asta della Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali del campus di Piacenza e svolto in collaborazione con Università di Parma, Università di Catania e IRCCS Neuromed di Pozzilli. La dieta mediterranea è soggetta alla stagionalità, con il consumo di alimenti che variano di stagione in stagione, garantendo potenziali vantaggi sia in termini di sostenibilità ambientale, sia in termini di qualità della dieta. Tradizionalmente frutta e verdura disponibili dovrebbero variare in ogni stagione; quindi anche il tipo di nutrienti assunti dal consumatore che segue una dieta stagionale basata su prodotti freschi. 4-SEASOMed vuole studiare proprio questi cambiamenti.

Un quadro più chiaro dell’impatto della stagionalità dei cibi sulla dieta

Il progetto sarà condotto in tre regioni italiane (Emilia-Romagna, Molise e Sicilia). I ricercatori arruoleranno valuteranno il consumo di frutta e verdura “di stagione” nel corso di incontri trimestrali; nonché la fedeltà (aderenza) alla dieta mediterranea, altre abitudini alimentari e stile di vita. Inoltre, i partecipanti saranno sottoposti ad analisi per verificare come cambia l’assetto nutrizionale con le stagioni. “Alla fine del progetto avremo un quadro più chiaro se e di quanto la stagionalità di certi alimenti possa influenzare sulla nostra dieta e potremo anche capire quanto la dieta è sostenibile, partendo dal presupposto gli alimenti di stagione impattano meno sull’ambiente”, concludono Dall’Asta.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...