One Health 15 Ottobre 2024 12:13

Rischio di morte precoce, la commissione Lancet: “Dimezzarlo entro il 2050”

Il rapporto Global Health 2050, che sarà lanciato questa settimana al World Health Summit di Berlino, sostiene che i Paesi dovrebbero dare priorità alle 15 condizioni di salute che causano il maggior numero di morti premature
di I.F.
Rischio di morte precoce, la commissione Lancet: “Dimezzarlo entro il 2050”

Dichiarando guerra a 15 cause di morte precoce prima dei 70 anni, tra cui tubercolosi e infezioni respiratorie, diabete e malattie cardiovascolari, incidenti e suicidi, si potrebbe dimezzare il rischio di morte precoce entro il 2050 in tutti i Paesi, anche quelli poveri: è la proposta della Commissione Lancet che ha redatto una roadmap con l’obiettivo “50 entro il 50”, ovvero il 50% in meno entro il 2050. Tale obiettivo, secondo il rapporto, è attraverso una serie di azioni come investimenti mirati, implementazione delle vaccinazioni infantili e prevenzione e il trattamento a basso costo delle cause comuni di morte prevenibile, insieme a tasse su tabacco e cibo spazzatura, afferma Gavin Yamey della Duke University, che ha guidato la stesura del rapporto Lancet.

World Health Summit di Berlino

“Raggiungere il ’50 entro il 50′ ridurrebbe mortalità e morbilità, aiuterebbe la crescita economica e allevierebbe la povertà”, continua. Il rapporto Global Health 2050, che sarà lanciato questa settimana al World Health Summit di Berlino, sostiene che i Paesi dovrebbero dare priorità alle 15 condizioni di salute che causano il maggior numero di morti premature. Queste includono malattie infettive come la tubercolosi e le infezioni respiratorie, malattie non trasmissibili come il diabete e le malattie cardiovascolari, e altre problematiche come incidenti e suicidi.  Sovvenzioni pubbliche per i costi di medicinali essenziali, diagnostica, vaccini e altre misure sono risolutive per queste 15 condizioni.

Le politiche sanitarie cambiano la vita delle persone

Se tutti i Paesi raggiungessero gli obiettivi del “50 entro il 50”, una persona nata nel 2050 avrebbe solo il 15% di probabilità di morire prima dei 70 anni, rispetto al 31% per chi è nato nel  2019. “Le politiche sanitarie cambiano la vita delle persone”, afferma Wenhui Mao, analista senior alla Duke University e uno dei 50 autori del rapporto che richiede un aumento della tassazione su prodotti del tabacco, alimenti e bevande non  salutari e combustibili fossili, che ridurrebbero malattie e  morti e genererebbero entrate da reinvestire nei sistemi sanitari. La priorità più alta va data a tasse elevate sul tabacco: il fumo rimane una delle principali cause di mortalità prevenibile in molte parti del mondo, causando oltre otto milioni di morti all’anno secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

 

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Disabilità e legge 62, Di Matteo (Inps): “Una riforma ideata per essere attuata in modo progressivo”

Dal 30 settembre la sperimentazione si estenderà a ulteriori 11 province, seguendo lo stesso protocollo già attuato: formazione, avviamento della pratica e monitoraggio. Nel 2026 previst...
di I.F.
Nutri e Previeni

World Obesity Day, l’appello alle Istituzioni: “Inserire l’obesità nei Lea e tra le patologie croniche”

Dalle organizzazioni italiane aderenti e partner della World Obesity Federation una lettera aperta rivolta alle Istituzioni. L’onorevole Pella: “Ad aprile l’approvazione della Legge ...
Nutri e Previeni

Dieta Mediterranea, elaborate le prime linee guida per l’applicazione terapeutica

Il documento è stato elaborato da SINPE e SIPREC, con il supporto metodologico dell’Iss
di I.F.
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. “La sopravvivenza aumenta, ma recidive e infezioni restano una minaccia”

In occasione del mese di sensibilizzazione sul mieloma multiplo, l’AIL pone l’attenzione su tre aspetti fondamentali per chi convive con questa patologia: l’aumento della sopravviven...
di I.F.