L’Oms rassicura: “Il rischio globale è attualmente valutato come basso, ma non bisogna sottovalutare i potenziali pericoli”
In Tanzania il rischio legato ad una sospetta epidemia da Virus di Marburg (MVD), la cui origine è attualmente sconosciuta, è elevato. A dirlo è l’Organizzazione Mondiale della Sanità che, allo stesso tempo, valuta come ‘basso’ il rischio globale, invitando comunque alla massima prudenza, non sottovalutando i potenziali rischi. Il primo campanello di allarme risale al 13 gennaio e finora sarebbero almeno nove i casi sospetti, inclusi otto decessi. Tra i contagiati ci sono anche operatori sanitari, trasmissione che mette in evidenza il rischio di contagio elevato in ambienti ospedalieri. Ad innalzare l’allerta c’è anche la posizione strategica della regione di Kagera, luogo in cui si è sviluppata l’epidemia, considerata un punto di transito strategico per la popolazione che si sposta verso Ruanda, Uganda, Burundi e Repubblica Democratica del Congo. Ad aggravare le preoccupazione alcuni casi rilevati proprio nei distretti vicino ai confini internazionali, che evidenziao il potenziale di diffusione nei paesi vicini. “La regione di Kagera, pur non essendo vicina alla capitale della Tanzania o ai principali aeroporti internazionali, è ben collegata attraverso le reti di trasporto e dispone di un aeroporto che si collega a Dar es Salaam per proseguire i viaggi al di fuori della Tanzania in aereo – spiega l’Oms in una nota -. Questo evidenzia la necessità di rafforzare le capacità di sorveglianza e di gestione dei casi nei punti di ingresso e alle frontiere pertinenti e di coordinare strettamente i paesi vicini per rafforzare le capacità di prontezza”.
La trasmissione da uomo a uomo del virus di Marburg è principalmente associata al contatto diretto con il sangue e/o altri fluidi corporei di persone infette. L’Oms consiglia di “adottare le seguenti misure di riduzione del rischio come un modo efficace per ridurre la trasmissione della MVD e controllare un’epidemia”. Tutte le persone, per l’esposizione umana al virus, dovrebbero adottare alcune precauzioni. Innanzitutto, come suggerito dall’Oms, “evitare il contatto con persone infette ed in particolare con i loro fluidi corporei”. Chiunque abbia il sospetto di aver contratto il virus “deve cercare immediatamente assistenza nelle strutture sanitarie ed essere isolato in un centro di trattamento designato per cure precoci, anche per evitare la trasmissione a casa”. Nessun familiare deve prendersi cura di un caro che abbia sintomi, tanto meno toccare i corpi delle persone decedute con sospetto di MVD. Anche il contatto con oggetti e superfici potenzialmente contaminati è da evitare. Per l’Oms è necessario anche “ridurre il rischio di trasmissione da pipistrello a uomo derivante dall’esposizione prolungata a miniere o grotte abitate da colonie di pipistrelli della frutta. Durante le attività lavorative o di ricerca o le visite turistiche in miniere o grotte abitate da colonie di pipistrelli della frutta, le persone devono indossare guanti e altri indumenti protettivi adeguati (comprese le mascherine). Durante le epidemie, tutti i prodotti animali (sangue e carne) devono essere accuratamente cotti prima del consumo”.
Per l’Oms è importante coinvolgere attivamente le comunità, informandole sui potenziali rischi, cosicché possano contribuire alla segnalazione di eventuali focolai. Fondamentale anche intensificare il rilevamento attivo dei casi, il tracciamento dei contatti e la gestione degli allarmi nelle regioni colpite e in quelle limitrofe. “Dovrebbe essere garantito un attento monitoraggio degli operatori sanitari, dei familiari e delle persone che hanno avuto contatti con casi sospetti o in altri contesti ad alta esposizione”, aggiunge l’Oms. Gli stessi dovrebbero essere istruiti sui protocolli di sepoltura sicuri e dignitosi per le persone decedute per ridurre al minimo l’esposizione della comunità. Richiesta la massima attenzione a tutti gli operatori sanitari che si prendono cura di pazienti con MVD confermata o sospetta che, oltre a precauzioni standard, come l’uso appropriato di dispositivi di protezione individuale (DPI) e l’igiene delle mani, devono provvedere ad un corretto smaltimento dei rifiuti. Tutti i test di laboratorio dovrebbero essere effettuati nella maniera più celere possibile. Ad oggi non esistono vaccini o terapie autorizzate contro la MVD. Sulla base dell’attuale valutazione del rischio, l’Oms sconsiglia qualsiasi restrizione di viaggio e commerciale con la Repubblica Unita di Tanzania.
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