Per la prima volta in Italia, un tavolo di lavoro composto da psicologi, medici, infermieri, assistenti spirituali, bioeticisti, giornalisti e familiari si è riunito con l’obiettivo di garantire una risposta condivisa e multidisciplinare alla domanda del paziente che chiede di revocare, rifiutare o accedere al suicidio volontario medicalmente assistito circostanziato. L’esito di questo lavoro è disponibile gratuitamente sul sito dell’Ordine degli Psicologi del Lazio