Marina, Roberta e Rachele stanno per laurearsi, ma non dimenticano l’emozione provata quando sono diventate studentesse di Medicina. E ora consigliano di fare ricorso a tutti coloro che sono stati vittime di irregolarità il giorno del test
Massimo Tortorella, presidente Consulcesi: «In Italia mancano 56mila medici. Arriva in Parlamento il Ddl che consentirà l’accesso con riserva a chi ha presentato ricorso al Tar. Gli aspiranti camici bianchi hanno tempo fino all’11 dicembre per presentare ricorso»
Abbiamo posto all’avvocato Marco Tortorella (che da anni cura i ricorsi dei candidati che ritengono di essere stati ingiustamente esclusi dall’ingresso in facoltà) 8 domande. Ecco le sue risposte
«Non si può impedire ad un ragazzo di perseguire i suoi sogni per un test con domande di cultura generale. Non dimentichiamoci delle equipe straniere che sono venute in Italia per darci un supporto nei momenti peggiori della pandemia»
Sanità Informazione ha raccolto le voci di tantissimi ragazzi che si dicono pronti al ricorso nel caso in cui la prova non dovesse risultare regolare
Da Nord a Sud Sanità Informazione ha raccolto diverse segnalazioni di irregolarità da parte di alcuni studenti: «Con questi atteggiamenti si recuperano punti che sono fondamentali per noi che lottiamo per pochi decimi»
Consapevoli della necessità di un filtro, c’è chi propone lo sbarramento alla fine del primo o del secondo anno e chi protende per la ‘selezione naturale’
Guarino (Link): «Serve prospettiva di lungo periodo». Lang (FGC): «Tutti i ricorsi presentati sono dimostrazione che questo metodo non funziona». Lucassen (Noi Restiamo): «24 e 25 settembre sciopero»
Tortorella (Consulcesi): «Test a crocette non è metodo di selezione valido». Saurini (Consulcesi): «Raccogliamo segnalazioni sui social, poi ricontatteremo tutti i candidati»
Gran pasticcio con gli esami di maturità, ora 15mila studenti in più potranno frequentare le facoltà a numero chiuso. Il governo chiede scusa
Il 3 settembre gli aspiranti camici bianchi affideranno ad un test a crocette il loro futuro e i loro sogni. È davvero il modo più meritocratico con cui scegliere i medici del futuro?
Il professor Nardone: «No a full immersion, meglio studio schematico e pratico. In caso di delusione, lutto di 3 giorni e subito via al piano B». Il Presidente di Consulcesi, Massimo Tortorella: «La conferma di un sistema di selezione inadeguato e anti-meritocratico»
Il governatore lombardo: «Investire nelle assunzioni». Il senatore UDC: «Presenterò interrogazione al Ministro Manfredi. Si rifletta sulla possibilità di annullare i test, occasione di inutile e pericoloso assembramento»
Il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, oltre a proporre un meccanismo che riformi l’accesso all’università, chiede di intervenire sull’imbuto formativo: «In questo momento il bisogno di sanità è crescente. bisogna far coincidere domanda e offerta dei percorsi formativi. Dobbiamo ascoltare i giovani»
La comunicazione del Ministero dell’Università e della Ricerca
Ospite d’onore del forum Health & Science Bridge del Centro Studi Americani, il ministro della Ricerca sottolinea: «In Italia si parla troppo poco di ricerca, ma ora l’approccio sta cambiando. Fondamentale la multidisciplinarietà»
I suggerimenti dei ricercatori al Governo italiano dalle pagine della prestigiosa rivista scientifica. Tra i promotori medici di ISBEM, SIMA, SISPED, CNR e diverse Università
A seguito dell’ordinanza del Consiglio di Stato abbiamo intervistato i ragazzi che grazie al ricorso con Consulcesi hanno potuto immatricolarsi. Ecco le storie di Andrea e Paola
Ben 250 studenti sono stati ammessi alla Facoltà di medicina dal Consiglio di Stato in seguito al ricorso del network legale Consulcesi: «Le politiche legate al numero chiuso in Italia non abbiano alcun senso, perché del tutto svincolate dai principi della meritocrazia» sottolinea uno dei vincitori
Dopo la sentenza che ha aperto le porte dei corsi di Medicina e Chirurgia a oltre 250 studenti ricorrenti, in Consiglio di Stato si ragiona sulla necessità di aggiornare l’accesso alla professione. Al momento, «dobbiamo applicare le norme esistenti» spiega Giulio Veltri, Consigliere di Stato delegato alla comunicazione, che nonostante ciò auspica «un ampliamento delle possibilità di accesso»
Il Ministro, intervenuto al primo “Open Day della Giustizia Amministrativa” a Palazzo Spada, ha parlato di ‘numero chiuso’ a medicina dopo l’ordinanza che ha ammesso oltre 250 studenti tutelati dal network Consulcesi
A Palazzo Spada l’Open Day della Giustizia Amministrativa. Patroni Griffi: «La storia della giustizia amministrativa è una storia di allargamento delle tutele e quindi di allargamento dei diritti nei confronti dell’amministrazione»
Nella prima puntata del Tg Magazine approfondimento sui problemi dei ‘giovani medici’ e sul difficile inserimento nel mondo del lavoro. In studio uno di loro, Stefano Guicciardi, che ha appena concluso la sua esperienza alla guida di FederSpecializzandi. Nel corso della puntata approfondimenti sul ‘numero chiuso’ e sul test di ingresso a Medicina: sempre di […]
Lo studio: idoneo ai test il 48% dei partecipanti con una media del 25% di rinunce e cambi di Facoltà, resta ancora un esercito di oltre 18mila potenziali ricorrenti. Consulcesi: «Il Consiglio di Stato ad ottobre ha confermato le nostre tesi mentre l’attuale sistema di selezione confermava tutte le sue falle. Il servizio di Striscia accende i riflettori su un sistema inadeguato, subito da riformare. C’è tempo fino al 22 novembre per esercitare il diritto allo studio»
L’ex Consigliere di Stato e professore di Diritto Pubblico parla del meccanismo di ingresso nel mondo universitario all’indomani dell’ordinanza del supremo tribunale amministrativo che ha riammesso 250 studenti: «La politica dovrebbe intervenire per venire incontro alle crescenti domande di una società che chiede una sempre maggiore assistenza sanitaria»
La denuncia del Fronte della Gioventù Comunista: «Sistema classista che non premia il merito ma le possibilità economiche. Leso diritto allo studio e al lavoro»
Lo ha ribadito il ministro della Salute, Roberto Speranza, a margine del 76esimo Congresso della Fimmg che si sta svolgendo in Sardegna. Di ieri, la notizia della sentenza del Consiglio di Stato che ha riammesso circa 250 studenti esclusi per mancanza di posti
«Siamo convinti che sia necessario ripensare tutto l’intero sistema della formazione dei medici» sottolinea il senatore Udc che torna sulla sentenza del Consiglio di Stato che ieri ha accolto il ricorso di 250 studenti ammettendoli alla facoltà di Medicina
Le motivazioni: posti indicati dagli Atenei inferiori a capacità ricettiva e fabbisogno Ssn. Massimo Tortorella (Presidente Consulcesi): «A questo punto giusto mettere in dubbio l’esattezza dei posti assegnati anche per l’anno accademico 2019/2020. Test inadeguato, non si possono scegliere i medici del futuro con “quiz cabala” commissionati a una società privata»
A minare la fiducia nell’attuale sistema selettivo sono le numerose irregolarità presenti ogni anno. La parola al consulente legale: «Entro 60 giorni è possibile fare ricorso al TAR e rientrare in graduatoria»