Al recente Congresso della European Hematology Association (EHA) - che si è svolto a Madrid - sono stati comunicati i risultati dello studio di fase III ECHO, che ha valutato acalabrutinib, in combinazione con bendamustina e rituximab, rispetto alla chemio-immunoterapia standard, nella cura del linfoma a cellulre mantellari non precedentemente trattato. La combinazione con acalabrutinib ha ridotto il rischio di progressione della malattia o di morte del 27%