Il Long Covid, con 65 milioni di persone colpite in tutto il mondo, resta una emergenza di salute pubblica globale. I ricercatori del National Institutes of Health degli Stati Uniti hanno avviato test clinici per verificare direttamente sui pazienti l’efficacia dei vari trattamenti utilizzati per i diversi sintomi
C’è chi soffre di insonnia, chi sperimenta stati di confusione mentale, mal di testa o problemi di memoria. Anche se afflitti da sintomi diversi, tutti questi pazienti hanno una cosa in comune: hanno contratto in precedenza il virus Sars-CoV-2 ed ora si trovano a fare i conti con il Long Covid. Se la pandemia è finita, infatti, il Long Covid, con 65 milioni di persone colpite in tutto il mondo, resta un’emergenza di salute pubblica globale. Numeri importanti che hanno spinto i ricercatori del National Institutes of Health (NIH) degli Stati Uniti ad avviare dei test clinici per verificare direttamente sui pazienti l’efficacia dei vari trattamenti utilizzati per i diversi sintomi da long Covid.
Gli studi si concentreranno sui sintomi più debilitanti della malattia, come la nebbia cognitiva e i disturbi del sonno. Secondo quanto riferito sulla rivista Nature l’avvio di studi clinici è un passo cruciale: «Il fatto che non ci siano stati dei trial clinici mirati fino a questo punto è stato molto scoraggiante», dice Eric Topol, vicepresidente esecutivo dell’istituto di ricerca Scripps Research a La Jolla, in California. Tra i trial clinici annunciati dagli istituti di sanità statunitensi ve ne sono quattro che testeranno diversi trattamenti con l’obiettivo di ridurre la persistenza del virus nel corpo, alleviare i sintomi cognitivi come la confusione e la perdita di memoria, migliorare la qualità del sonno e combattere l’affaticamento e riorientare il sistema nervoso autonomo, che regola le funzioni corporee come il battito cardiaco. Nei trial, dalle 100 alle 300 persone riceveranno ciascuno dei potenziali trattamenti.
Il primo degli studi valuterà un antivirale, nirmatrelvir. Un ciclo di cinque giorni di terapia viene dato in fase acuta ma il trial valuterà l’efficacia di una terapia più lunga, di 15-25 giorni, contro i sintomi del long Covid. Successivamente, verrà avviato anche un trial su un dispositivo di stimolazione cerebrale che può essere utilizzato a casa contro la nebbia cognitiva. Altri trial testeranno farmaci come solriamfetol e modafinil, oltre alla terapia della luce, e la melatonina contro i disturbi del sonno. La sperimentazione rivolta al sistema nervoso autonomo testerà l’ivabradina, utilizzata per il trattamento dell’insufficienza cardiaca cronica, e una terapia con anticorpi per via endovenosa.
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