In occasione della ricorrenza del 70° anniversario della Giornata mondiale della Salute, dedicata agli infermieri e alle ostetriche, il Capo dello stato Sergio Mattarella e il ministro della Salute Roberto Speranza hanno rilasciato dichiarazioni con parole di ringraziamento per gli operatori sanitari. In particolare il Capo dello Stato nella dichiarazione pubblicata sul sito del Quirinale, […]
In occasione della ricorrenza del 70° anniversario della Giornata mondiale della Salute, dedicata agli infermieri e alle ostetriche, il Capo dello stato Sergio Mattarella e il ministro della Salute Roberto Speranza hanno rilasciato dichiarazioni con parole di ringraziamento per gli operatori sanitari.
In particolare il Capo dello Stato nella dichiarazione pubblicata sul sito del Quirinale, ha sottolineato l’importanza del valore della salute nella fase di pandemia che stiamo affrontando “Tanti lutti e sofferenze hanno reso ancor più evidente il valore della salute, componente essenziale del diritto alla vita, presidio da preservare e rafforzare nella solidarietà tra i popoli, gli Stati, i continenti”. Il Presidente della Repubblica ha rivolto anche parole di ringraziamento e gratitudine agli operatori sanitari impegnati nella lotta al Covid-19: “Questa giornata, la settantesima, è dedicata agli infermieri e alle ostetriche. Le vicende drammatiche di questi giorni hanno mostrato di quanta generosità, professionalità, dedizione sono capaci gli operatori sanitari. Il nostro pensiero grato e riconoscente va alle infermiere e agli infermieri in prima linea, e con loro a tutti i medici degli ospedali e dei servizi territoriali, agli assistenti, ai ricercatori, a quanti operano nei servizi ausiliari: li abbiamo visti lavorare fino allo stremo delle forze per salvare vite umane e molti di loro hanno pagato con la vita il servizio prestato ai malati”.
Anche il ministro della Salute Roberto Speranza ha ringraziato gli operatori sanitari che in questi giorni lottano contro il nuovo coronavirus e in un post su Facebook ha dichiarato “All’ingresso del Ministero c’è questa targa. E’ la definizione dell’Oms che oggi celebra la Giornata mondiale della salute. Quest’anno è dedicata agli infermieri e alle ostetriche. Sono straordinarie le donne e gli uomini che in questi giorni combattono contro il nuovo coronavirus con l’unico obiettivo di salvare la vita ad altri esseri umani. Nello stesso momento, c’è chi si adopera per far venire alla luce quei bambini che rappresentano il nostro futuro. E’ ancora dura ma alla fine la vita vincerà“.
Di seguito il testo integrale del messaggio del Presidente della Repubblica:
«La Giornata Mondiale della Salute ricorre quest’anno mentre l’intero pianeta è chiamato ad affrontare una pericolosa pandemia, causata da un virus ancora per molti aspetti sconosciuto e assai temibile soprattutto per la popolazione più anziana e le persone deboli, già affette da pregresse patologie.
Tanti lutti e sofferenze hanno reso ancor più evidente il valore della salute, componente essenziale del diritto alla vita, presidio da preservare e rafforzare nella solidarietà tra i popoli, gli Stati, i continenti. E’ proprio la valenza universale del diritto alla salute che ci chiama a un impegno, a una corresponsabilità di carattere globale, mettendo da parte egoismi nazionali e privilegi di sorta al fine di dare alla cooperazione mondiale un impulso di grande forza per ciò che riguarda le cure, la ricerca, lo scambio di informazioni, la fornitura di strumenti capaci di salvare vite umane.
L’umanità ha le risorse per debellare questo nuovo virus, come le ha per contrastare malattie e disagi particolarmente diffusi nelle aree più povere e dove l’ambiente ha subito danni maggiori. L’impegno solidale per la salute può diventare così un vettore di pace e amicizia, capace di influenzare positivamente le relazioni tra i Paesi.
Questa giornata, la settantesima, è dedicata agli infermieri e alle ostetriche. Le vicende drammatiche di questi giorni hanno mostrato di quanta generosità, professionalità, dedizione sono capaci gli operatori sanitari. Il nostro pensiero grato e riconoscente va alle infermiere e agli infermieri in prima linea, e con loro a tutti i medici degli ospedali e dei servizi territoriali, agli assistenti, ai ricercatori, a quanti operano nei servizi ausiliari: li abbiamo visti lavorare fino allo stremo delle forze per salvare vite umane e molti di loro hanno pagato con la vita il servizio prestato ai malati.
I Servizi Sanitari Nazionali costituiscono capisaldi essenziali delle comunità. La qualità della vita e gli stessi diritti fondamentali della persona sono strettamente legati alle capacità e all’universalità del servizio alla salute. Ma le strutture da sole non basterebbero senza l’umanità e la responsabilità di chi vi opera: per questo il ringraziamento di oggi deve tradursi in un sostegno lungimirante e duraturo da parte delle nostre comunità».