Pandemie 5 Settembre 2024 10:48

Aviaria, gli infettivologi americani: “Vaccinare tutta la popolazione a rischio”

L’Fda americana ha già approvato tre vaccini contro H5N1, realizzati con un ceppo di virus dei primi anni 2000. Inoltre, esiste un vaccino contro il virus H5N8: sembra essere efficace contro il virus H5N1 attualmente in circolazione
Aviaria, gli infettivologi americani: “Vaccinare tutta la popolazione a rischio”

Dare la possibilità a chi appartiene a gruppi a rischio di vaccinarsi volontariamente contro l’influenza aviaria A/H5N1. È  una delle proposte lanciata sulle pagine del Journal of American Medical Association da tre infettivologi ed esperti di salute pubblica americani, dopo le notizie sulla diffusione del virus in Antartide e dell’ultima vittima, una quindicenne della Cambogia. Con l’epidemia tra i bovini in Usa che non si è ancora spenta  e l’emergere di nuovi casi umani dovuti anche a nuove varianti di virus H5N1, come emerso anche dai recenti rilevamenti effettuati in Cambogia, la preoccupazione sulla possibilità che l’infezione passi all’uomo cresce. I ricercatori sottolineano l’urgenza di predisporre subito una risposta alla diffusione del virus.

I vaccini potrebbero essere insufficienti

L’Fda americana, ricordano, ha già approvato tre vaccini contro H5N1, realizzati con un ceppo di virus dei primi anni 2000. Inoltre, esiste un vaccino contro il virus H5N8: sembra essere efficace contro il virus H5N1 attualmente in circolazione e il Governo americano dispone di quasi cinque milioni di dosi. “Dovrebbe essere offerto volontariamente agli individui a rischio di esposizione”, scrivono. Per gli esperti, inoltre, i vaccini “in magazzino non corrispondono completamente ai virus circolanti e potrebbero non soddisfare la domanda se l’epidemia continua. Pertanto, è prudente rinnovare la scorta con dosi sufficienti di vaccino più adatto in modo da immunizzare rapidamente, come minimo, la forza  lavoro più critica in una pandemia”.

Quante persone sono a rischio

Le persone più a rischio, che per gli infettivologi americani dovrebbero vaccinarsi volontariamente contro l’influenza aviaria A/H5N1, sono circa 20 milioni solo in Usa. È necessario anche aumentare la capacità produttiva, sottolineano gli esperti, oltre che risolvere “lacune scientifiche, pratiche e normative, molte delle quali possono essere affrontate nei prossimi mesi per risparmiare tempo e vite in una pandemia. Il momento per agire con decisione non è quando scoppia una  pandemia, ma oggi, finché ne abbiamo l’opportunità”, concludono.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Settimana dell’Immunizzazione, Oms: “Vaccinare tutti è umanamente possibile”

L'edizione 2025 della Settimana mondiale dell'immunizzazione esaminerà non solo ciò che i vaccini fanno per migliorare la vita oggi, ma anche ciò si può ottenere nei prossi...
Prevenzione

Settimana Mondiale dell’Immunizzazione, Sin: “Proteggere il cucciolo d’uomo sin dalla nascita”

La SIN ribadisce le misure fondamentali di protezione per i neonati da virus e batteri per una crescita in salute e al riparo da rischi di infezioni
Nutri e Previeni

Alimentazione, la dieta africana ‘spegne’ l’infiammazione

Allo studio hanno partecipato 77 uomini sani della Tanzania, alcuni sono passati a una dieta occidentale per due settimane, altri ad una africana tradizionale
Prevenzione

Contro le patologie respiratorie la vaccinazione è la via maestra

La vaccinazione rappresenta la strada d’elezione per prevenire e controllare le patologie virali. Le Raccomandazioni di quattro società scientifiche sulla prevenzione delle patologie resp...
Advocacy e Associazioni

Tumore al seno: tossicità finanziaria per il 38% delle donne, 70% affronta spese extra per le cure

Presentati a Roma i risultati del sondaggio su 585 pazienti realizzato da ANDOS e C.R.E.A. Sanità, per indagare gli effetti collaterali della malattia in termini umani, organizzativi, economici...