Pandemie 3 Febbraio 2025 10:43

Covid 19, la pandemia ha migliorato le capacità digitali tra gli anziani

Lo dimostra lo studio 'ILQA-19' che ha analizzato tre tipologie di persone: anziani digitali rinforzati, resilienti o resistenti
di I.F.
Covid 19, la pandemia ha migliorato le capacità digitali tra gli anziani

“Non tutti i mali vengono per nuocere”: fa pensare a questo vecchio detto lo studio ‘ILQA-19’ che ha mostrato quanto l’isolamento scaturito dalla pandemia da Covid-19 abbia stimolato gli anziani ad adattarsi alle esigenze del momento, migliorando le proprie competenze informatiche. Durante l’epidemia di Covid, infatti, è aumentata l’offerta di servizi digitali e c’è chi, nella popolazione anziana tra i 65 e gli 80 anni, ha migliorato le proprie capacità in questo ambito, incrementando l’uso di questi servizi anche dopo l’emergenza. Chiaramente, esiste anche il risvolto della medaglia: altri hanno continuato ad usare alcuni servizi e ne hanno abbandonati altri. La fotografia è stata scattata dallo studio ‘The Longitudinal Study on Older People’s Quality of Life During the Covid-19 Pandemic’ (2020-2024) che indaga le conseguenze dell’epidemia di Covid nella vita quotidiana degli anziani, esplorando in particolare l’uso delle risorse digitali.

Anziani digitali rinforzati, resilienti o resistenti?

Sono tre le tipologie di persone che sono state identificate: anziani digitali rinforzati, resilienti o resistenti. Lo studio è stato finanziato dalla Fondazione Cariplo nell’ambito del progetto ‘Active.it. Active ageing in changing societies. Older people’s social and digital resources in pandemic and post-pandemic Italy’, con capofila l’Università Milano Bicocca, responsabili della III e IV indagine ILQA sono i ricercatori dell’Università Cattolica, Simone Carlo, Sara Nanetti, Francesco Diodati. La ricerca, cominciata nel maggio 2020, prevedeva interviste a distanza di un anno a un panel di 40 anziani e anziane residenti in dieci borghi della provincia di Lodi al centro dell’emergenza pandemica nel marzo 2020.

Il metodo di studio

Il primo gruppo è costituito dagli ‘anziani digitali  rinforzati’, attrezzati digitalmente già prima del Covid-19. Fruitori consapevoli delle tecnologie che hanno incrementato il loro uso durante e dopo la fase emergenziale. Sono stati poi identificati gli ‘anziani digitali resilienti’, i soggetti in fase di acquisizione delle competenze digitali che al termine dell’emergenza hanno in parte continuato a utilizzare alcuni servizi digitali abbandonandone altri (videochiamate, ecommerce). Infine, gli ‘anziani digitali resistenti’ che sono rimasti estranei al mondo delle tecnologie anche durante l’emergenza ma che possono fare affidamento su reti familiari strette.

 

 

 

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