Pandemie 9 Novembre 2021 11:33

Gravidanza, le donne positive al Covid-19 possono avere contatti con il neonato subito dopo la nascita?

Come devono comportarsi le neo mamme e il personale sanitario? Le risposte del Ministero della Salute

Gravidanza, le donne positive al Covid-19 possono avere contatti con il neonato subito dopo la nascita?

Una donna positiva al Sars-CoV-2 che ha appena partorito può avere contatti con il suo neonato? Si corre qualche rischio? Il Ministero della Salute ha previsto delle apposite FAQ per fare chiarezza su un argomento delicato come quello della gravidanza.

Gravidanza, mamme e bambini possono entrare in contatto subito dopo il parto?

Secondo il Ministero sì, madri positive al Covid e bambini non vanno separati. Devono solo essere messi nelle condizioni di rimanere insieme, praticare il contatto pelle-a-pelle e il rooming-in giorno e notte. Questo soprattutto «dopo il parto e durante l’avvio dell’allattamento, tranne in caso di condizioni cliniche materne o neonatali gravi».

Donne in attesa dell’esito del tampone

Anche le donne con patologia da Covid-19 sospetta non dovrebbero essere separate dai loro bambini in attesa dei risultati del tampone. Nel caso in cui la madre non sia in condizioni cliniche tali da potersi occupare del suo bambino, deve essere considerato un altro family-caregiver.

Se il neonato necessita di cure fornite dalla terapia intensiva neonatale, bisogna «garantire alla madre e al padre il libero accesso ad un’area dedicata e separata, utilizzando le misure di prevenzione».

I bambini devono indossare la mascherina?

Il Ministero raccomanda inoltre l’utilizzo della mascherina da parte della madre quando si allatta o si entra in contatto ravvicinato con il bambino, insieme alle altre misure di prevenzione. I neonati e i bambini non devono invece indossare mascherine o altre forme di copertura per il viso. Questo per evitare il rischio di soffocamento.

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Nasce il progetto PMLAb per i pazienti COVID-19 immunocompromessi
La gestione del paziente immunocompromesso con COVID-19 richiede una particolare attenzione, che si concretizza con le Profilassi Pre-Esposizione con anticorpi monoclonali. A questo scopo è nato il progetto Prevention Management LAboratory (PMLAb), presentato oggi a Roma
Covid: 3 o più dosi di vaccino in gravidanza aumentano la protezione dei neonati
Le donne in gravidanza che ricevono tre o più dosi di vaccino anti-Covid durante la gestazione presentano un livello di anticorpi specifici contro l’infezione nel cordone ombelicale di circa dieci volte più alto rispetto a quanto riscontrato nelle madri che hanno effettuato meno richiami. E questo offre una maggiore protezione ai nascituri. A dimostrarlo è uno studio condotto dagli scienziati dell’Università di Washington a Seattle
Troppo paracetamolo in gravidanza aumenta il rischio di problemi comportamentali nei bambini
Il consumo eccessivo di paracetamolo durante la gravidanza può aumentare il rischio che il bambino sviluppi problemi di attenzione e comportamento già all'età di 2, 3 e 4 anni. Lo studio condotto dalla University of Illinois Urbana-Champaign è stato pubblicato sulla rivista Neurotoxicology and Teratology
Morti in culla: più di 250 casi Sids all’anno in Italia, consigli e test su regole per «nanna» sicura
Nonostante decenni di ricerca intensiva, la sindrome della morte improvvisa del lattante (Sids), conosciuta come «morte in culla», è un fenomeno ancora non del tutto noto. A fare il punto sulla ricerca, sui falsi miti, sui consigli da seguire per ridurre i rischi saranno gli esperti che prenderanno parte conferenza internazionale dedicata alla morte in culla e alla morte perinatale dell’ISPID – International Society for the study and prevention of Perinatal and Infant Death, che si terrà dal 6 all'8 ottobre a Firenze
Caldo estremo aumenta il rischio di complicanze in gravidanza
L'esposizione al caldo estremo, eventualità diventata più frequente a causa dei cambiamenti climatici durante la gravidanza è stata collegata a un aumento del rischio di grave morbilità materna, cioè di complicanze durante il travaglio e il parto. I rischi sono maggiori se l'esposizione è avvenuta durante il terzo trimestre di gravidanza. Questo è quanto emerso da uno studio condotto dal Kaiser Permanente Southern California, pubblicato sulla rivista JAMA Network Open
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...