Ma davvero l’Istituto Superiore di Sanità ha detto che i morti in Italia per Covid sono meno di 4mila (per la precisione 3.783)? Nei giorni scorsi diverse fonti hanno rilanciato la notizia che l’ISS avrebbe “ammesso” che, dei 130.468 decessi registrati al momento della preparazione del nuovo rapporto sulla mortalità da Covid-19, solo il 2,9% sarebbe stato causato solo dal Sars-CoV-2. Una notizia che, pubblicata anche su quotidiani nazionali importanti, sembrerebbe confermare quanto sostenuto fino ad ora da negazionisti, no vax, no green pass e così via. Ma l’ISS ha davvero scritto questo, nero su bianco? Risponde proprio l’Istituto.
Pochi morti per Covid-19? Risponde l’ISS
«In relazione a quanto riportato da diversi media riguardo ai dati contenuti nel report sulle caratteristiche dei pazienti deceduti positivi a SARS-CoV-2 in Italia pubblicato lo scorso 19 ottobre, ed al fine di promuovere una loro appropriata interpretazione», l’ISS ritiene utile precisare che:
- Nel rapporto non si afferma che «solo il 2,9% dei decessi attribuiti al Covid-19 è dovuto al virus. La percentuale del 2,9%, peraltro riportata anche nelle edizioni precedenti, si riferisce alla percentuale di pazienti deceduti con positività per SARS-CoV-2 che non avevano altre patologie diagnosticate prima dell’infezione. La cifra peraltro è confermata dall’osservazione fatta fin dalle prime fasi della pandemia e ampiamente riportata in diversi studi nazionali e internazionali e rapporti anche dall’ISS, che avere patologie preesistenti costituisce un fattore di rischio».
- I rapporti congiunti ISTAT-ISS stilati sulla base dei certificati di morte riportano come il Covid-19 sia «la causa direttamente responsabile della morte nell’89% dei decessi di persone positive» al test Sars-CoV-2.
La presenza di patologie croniche nella popolazione anziana è molto comune
- Al di là del Covid-19, l’Istituto sottolinea che «la presenza di patologie croniche nella popolazione anziana è molto comune. Un recente rapporto dell’Istat indica che solo il 15% della popolazione anziana non soffrirebbe di patologie croniche e che circa il 52% soffrirebbe di 3 o più patologie croniche. In considerazione del fatto che le patologie croniche rappresentano un fattore di rischio per decesso da Covid-19 e che queste sono molto comuni nella popolazione generale, non deve sorprendere l’alta frequenza di queste condizioni nella popolazione deceduta Sars-CoV-2 positiva».
- Secondo l’Istituto «non è inoltre corretto» affermare che le patologie riscontrate nei deceduti Sars-CoV-2 positivi «avrebbero comunque portato a decesso “in tempi brevi”. La concomitanza di più patologie croniche nella stessa persona costituisce di per sé elemento di fragilità in genere compensato con appropriate terapie». Il contrarre una infezione come Sars-CoV-2 si traduce in un «aumentato rischio di complicanze e di morte. Sin dall’inizio della pandemia infatti – spiega l’ISS nella sua nota –, è stato censito un eccesso di mortalità nella popolazione, cioè un numero di deceduti superiore a quello degli anni precedenti, le cui stime sono periodicamente riportate nel rapporto congiunto Iss-Istat».
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