Pandemie 25 Gennaio 2022 13:13

I vaccini funzionano contro la variante Omicron?

L’aumento dei contagi dovuto alla diffusione della nuova variante del Sars-CoV-2 e il rischio di infettarsi anche se vaccinati hanno sollevato non pochi dubbi sull’efficacia dei vaccini. Cosa ne pensa l’Oms?

I vaccini funzionano contro la variante Omicron?

L’aumento dei contagi in concomitanza con la diffusione dell’Omicron e i tanti vaccinati che risultano quotidianamente positivi al Sars-CoV-2 hanno sollevato non pochi dubbi sull’efficacia dei vaccini verso questa ultima variante. Per chiarire la situazione, l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha pubblicato una serie di faq volte a smentire le fake news più diffuse.

I vaccini non funzionano contro Omicron?

Secondo l’Oms, «la vaccinazione dovrebbe fornire un’importante protezione contro malattie gravi e morte causate da Omicron, come fa con le altre varianti ancora in circolazione». Fino a questo punto, il «tasso relativamente più basso di ricoveri e decessi da Omicron è in gran parte dovuto alle tante persone già vaccinate». Questo perché «la vaccinazione stimola la risposta immunitaria dell’organismo al virus» e «non solo ci protegge dalle varianti attualmente in circolazione», Omicron inclusa, «ma è anche probabile che fornisca protezione da malattie gravi dovute a future mutazioni di Covid-19».

Le persone non vaccinate non si ammalano gravemente a causa della nuova variante?

L’Organizzazione mondiale della Sanità sostiene che «non è saggio incrociare le dita e sperare che tutto vada per il meglio con Omicron». Questo perché dai dati emersi finora risulta che «le persone non vaccinate sono maggiormente a rischio con Omicron». L’OMS sostiene che «l’enorme volume di nuove infezioni sta aumentando il numero di ricoveri nei Paesi in cui Omicron è diventata la variante dominante». In questi Paesi: «la maggior parte di coloro che necessitano di cure ospedaliere sono non vaccinati». Laddove le misure per frenare il contagio da Covid-19 sono assenti, secondo l’Organizzazione la variante «si diffonderà a una velocità senza precedenti». E, come già accaduto nell’ondata della variante Delta, «i non vaccinati saranno colpiti più duramente». Alla luce di queste considerazioni, la raccomandazione principale dell’Oms continua ad essere di «effettuare la vaccinazione» appena possibile, inclusa «la dose di richiamo, se prevista».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
OMS, mpox: ok a vaccino KM Biologics per l’uso di emergenza. Potrà essere somministrato anche ai bambini maggiori di un anno
Importante novità nella lotta contro l'mpox, il "vaiolo delle scimmie". L'OMS ha inserito un nuovo vaccino - LC16m8 dell'azienda giapponese KM Biologics - nell'elenco dei vaccini di emergenza. LC16m8 è il primo composto che potrà essere somministrato ai bambini che abbiano compiuto il primo anno di età
Vaccini, Oms e Unicef: “Oltre 120mila bambini a ‘dose zero” tra Europa e Asia Centrale”
La specialista regionale dell'UNICEF per le vaccinazioni in Europa e Asia Centrale: "Non c’è ragione per cui i bambini debbano correre il rischio di morire per malattie prevenibili con un vaccino. Dare priorità ai finanziamenti e investimenti sui programmi di immunizzazione e sistemi sanitari”
Morbillo: allarme Oms Europa, 30 volte più casi nel 2023
"La regione europea sta registrando un aumento allarmante dei casi di morbillo". E' il monito dell'ufficio regionale dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per l'Europa. "Tra gennaio e ottobre 2023 sono stati segnalati oltre 30mila casi da 40 dei 53 Stati membri della regione. Rispetto ai 941 segnalati in tutto il 2022, è un aumento di oltre 30 volte", avverte l'agenzia Onu per la salute
di V.A.
Dagli igienisti della SItI una Guida alle buone pratiche vaccinali
La Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) ha presentato il documento "Guida alle buone pratiche vaccinali", con l'obiettivo di promuovere e garantire servizi vaccinali di eccellenza in tutto il territorio nazionale
di V.A.
Il Nobel per la Medicina ai «genitori» dei vaccini a mRNA contro il Covid e non solo
Drew Weissman, 64 anni, e Katalin Karikò, 68 anni, sono i due nuovi vincitori del Nobel per la Medicina 2023. I due scienziati hanno sviluppato la tecnologia che ha permesso, nel giro di pochissimi mesi, di sviluppare i vaccini anti-Covid a mRNA, che hanno salvato milioni di vite umane nel mondo
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...