Pandemie 31 Ottobre 2023 09:16

Long Covid, più diffuso e duraturo se il virus ti costringe a letto

I ricercatori svedesi del Karolinska Institut hanno esaminato la prevalenza di sintomi fisici persistenti in persone con diversi gradi di gravità di Covid e li hanno confrontati con persone che non avevano ricevuto alcuna diagnosi della patologia
Long Covid, più diffuso e duraturo se il virus ti costringe a letto

Se il Covid ti costringe a letto, allora è molto più probabile che soffrirai di Long Covid. È questa la conclusione a cui sono giunti i ricercatori svedesi del Karolinska Institut. Secondo gli studiosi, infatti, i più colpiti dal Long Covid sono proprio i soggetti che hanno sviluppato un’infezione da Sars- CoV-2 più aggressiva. Lo studio, pubblicato su The Lancet Regional Health-Europe, ha esaminato la prevalenza di sintomi fisici persistenti in persone con diversi gradi di gravità di Covid e li hanno confrontati con persone che non avevano ricevuto alcuna diagnosi della patologia.

I numeri dello studio

La ricerca ha coinvolto 64.880 adulti provenienti da Svezia, Danimarca, Norvegia e Islanda con sintomi fisici auto-dichiarati tra aprile 2020 e agosto 2022. Più di 22mila dei partecipanti hanno avuto la diagnosi di Covid durante il periodo, quasi il 10% dei quali è stato costretto a letto per almeno sette giorni. La prevalenza di sintomi cronici come dispnea, dolore toracico, vertigini, mal di testa e affaticamento-astenia è risultata essere del 37% superiore in coloro che avevano ricevuto una diagnosi di Covid rispetto a coloro che non l’avevano ricevuta.

Le conclusioni

I pazienti costretti a letto per almeno sette giorni durante l’infezione presentavano la più alta prevalenza di sintomi fisici, oltre il doppio rispetto a coloro che non avevano avuto il Covid. Avevano anche i sintomi più persistenti fino a due anni dopo la diagnosi. “Il Covid persistente si è  trasformato in un grave problema di sanità pubblica poiché una grande parte della popolazione mondiale è stata infettata – dice Emily Joyce, una delle prime autrici dello studio -. I nostri risultati mostrano le conseguenze a lungo termine della pandemia e sottolineano l’importanza di monitorare i sintomi fisici fino a due anni dopo la diagnosi, specialmente nelle persone che hanno avuto una grave forma di Covid”.

La ricerca continua…

I partecipanti che non erano mai stati costretti a letto durante la loro infezione hanno presentato una prevalenza del long covid molto più  bassa, simile a quella delle persone che non avevano ricevuto una diagnosi di Covid. “Continueremo a valutare l’impatto sulla salute a lungo termine della pandemia da Covid-19 in questo progetto – afferma l’autore Qing Shen -. Sono in corso più progetti, tra cui – conclude – studi su come il  Covid ha influenzato la funzione cognitiva e la salute mentale e su come l’isolamento sociale abbia  influenzato gli anziani”.

 

 Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Disabilità, Legge 62: “Da settembre 2025 sperimentazione estesa ad altre 10 province”

Il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli: “Il cambiamento è iniziato e indietro non si torna”
Advocacy e Associazioni

Obesità: “Misura il girovita e scopri il tuo rischio cardiometabolico”

Al via la campagna nazionale “Per un cuore sano, conta ogni centimetro”, promossa dalla Fondazione Italiana per il Cuore, con il  patrocinio del Ministero della Salute e il sost...
Sanità

Farmacia dei servizi. Cossolo (Federfarma): “In due anni, con nuova convenzione, sarà realtà in ogni parte d’Italia”

All’evento “We Health”, promosso da Homnya in collaborazione con Federfarma, il bilancio degli anni di sperimentazione dei nuovi servizi
Nutri e Previeni

Giornata dei legumi, Iss: “Meno della metà degli italiani ne mangia a sufficienza”

Lo dimostra il progetto dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) 'ARIANNA-Aderenza alla Dieta Mediterranea in Italia', condotto su un campione totale di 3.732 persone