Pandemie 25 Settembre 2023 23:32

Long Covid: più vicini a un test del sangue per la diagnosi

I pazienti con Long Covid presentano chiare differenze nella funzione immunitaria e ormonale rispetto alle persone senza sindrome post-infezione. Questo significa che nel plasma potrebbero esserci molecole specifiche in grado di aiutarci a identificare coloro che hanno il Long Covid da chi no

Long Covid: più vicini a un test del sangue per la diagnosi

I pazienti con Long Covid presentano chiare differenze nella funzione immunitaria e ormonale rispetto alle persone senza sindrome post-infezione. Questo significa che nel plasma potrebbero esserci molecole specifiche in grado di aiutarci a identificare coloro che hanno il Long Covid da chi no. A dimostrarlo è uno studio condotto dalla Icahn School of Medicine del Mount Sinai e dalla Yale School of Medicine. I risultati, pubblicati sulla rivista Nature, ci avvicinano allo sviluppo di un test del sangue per la diagnosi della sindrome post-infezione.

Secondo i Cdc 1 persona su 13 ha i sintomi del Long Covid

«Questo lavoro è uno dei primi a mostrarci differenze chiare e misurabili nei biomarcatori nel sangue delle persone con Long Covid», spiega l’autore David Putrino, autore dello studio. «Questo è un passo decisivo nella sviluppo di protocolli di test del sangue validi e affidabili per il Long Covid», aggiunge. Tra i sintomi della sindrome post-infezione ci sono compromissione cognitiva o «confusione mentale», affaticamento estremo, dispnea e dolore cronico. Secondo i Centers for Disease Control and Prevention negli Stati Uniti, una persona su tredici (o il 7,5%) ha sintomi di Long Covid che durano più di tre mesi dopo aver contratto il virus. I ricercatori hanno analizzato 271 individui divisi in tre gruppi: quelli senza precedenti infezioni da Sars-CoV-2, quelli che si erano completamente ripresi dal Covid-19 e quelli con sintomi attivi dell’infezione post-Covid per almeno quattro mesi o più dopo l’infezione acuta.

I biomarcatori sono stati individuati grazie all’intelligenza artificiale

I ricercatori hanno prelevato campioni di sangue da tutti i pazienti, identificato le differenze e le similitudini nei biomarcatori tra i gruppi, e poi applicato l’intelligenza artificiale per capire meglio quali biomarcatori fossero più efficaci nell’identificare i pazienti con Long Covid. Nel complesso, l’algoritmo è stato in grado di differenziare tra persone con e senza la sindrome post-infezione con un’accuratezza del 96% e di rilevare la condizione basandosi su caratteristiche distintive riscontrate nel sangue dei partecipanti con Long Covid. Alcune delle differenze più pronunciate tra il gruppo con la sindrome post-infezione e i due gruppi di controllo erano legate a disfunzioni del sistema immunitario e ormonale, come emerso dalla presenza nel loro sangue di biomarcatori che indicano un’attività anomala delle cellule T, la riattivazione di virus latenti multipli (tra cui il virus di Epstein-Barr e altri herpesvirus) e significative riduzioni dei livelli di cortisolo, il principale ormone dello stress.

 

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