Pandemie 7 Aprile 2015 12:38

Il bollettino del Ministero

La terapia del dolore e le cure palliative sono una priorità
di Ministero della Salute

Cinque anni fa veniva approvata la legge 38/2010 sulla terapia del dolore e le cure palliative. La lotta al dolore è stata un impegno portato avanti con grande attenzione e continuità dal Ministero della Salute, in piena sinergia con i professionisti operanti nelle reti assistenziali e con le organizzazioni no profit presenti sul territorio, assumendo carattere prioritario e di rilievo nazionale, tanto da essere inserito tra le disposizioni contenute nel nuovo Patto per la salute sottoscritto per gli anni 2014-2016.
Purtroppo però ci sono ancora sensibili differenze tra le realtà regionali e questo indica che c’è ancora molto lavoro da fare per garantire un’offerta assistenziale omogenea in termini di qualità, di equità e di accessibilità delle prestazioni.
Per superare le disomogeneità all’interno del territorio nazionale è necessario promuovere la diffusione delle conoscenze in materia e sensibilizzare tutti gli attori coinvolti, per indurre un impulso al miglioramento. Anche in quest’ottica nel corso del semestre di presidenza europea appena concluso abbiamo portato all’attenzione di tutti gli Stati Membri le tematiche della terapia del dolore e delle cure palliative, come uno degli argomenti di priorità sanitaria.
Stiamo partecipando alla costruzione di un nuovo contesto assistenziale globale, nel quale l’impegno strategico a garantire l’erogazione di cure appropriate nel giusto ambiente, con i criteri e le modalità del lavoro in équipe multiprofessionale e multidisciplinare, si accompagna alla crescente consapevolezza di dover assicurare il pieno rispetto della persona, modulando i comportamenti assistenziali nella direzione che conferisce loro il rinnovato valore della capacità relazionale, della comunicazione e dell’ascolto.
In tema di terapia del dolore, ancor più che in altri ambiti, infatti, la qualità delle cure non può essere svincolata dall’attenzione al punto di vista della persona, alle sue richieste, ai suoi convincimenti e l’impegno crescente degli operatori deve essere di garantire un ventaglio di opportunità assistenziali adattato sia alle esigenze del paziente, ma anche alle aspettative, ai bisogni e alle volontà dell’individuo.

Beatrice Lorenzin 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Settimana dell’Immunizzazione, Oms: “Vaccinare tutti è umanamente possibile”

L'edizione 2025 della Settimana mondiale dell'immunizzazione esaminerà non solo ciò che i vaccini fanno per migliorare la vita oggi, ma anche ciò si può ottenere nei prossi...
Prevenzione

Settimana Mondiale dell’Immunizzazione, Sin: “Proteggere il cucciolo d’uomo sin dalla nascita”

La SIN ribadisce le misure fondamentali di protezione per i neonati da virus e batteri per una crescita in salute e al riparo da rischi di infezioni
Nutri e Previeni

Alimentazione, la dieta africana ‘spegne’ l’infiammazione

Allo studio hanno partecipato 77 uomini sani della Tanzania, alcuni sono passati a una dieta occidentale per due settimane, altri ad una africana tradizionale
Prevenzione

Contro le patologie respiratorie la vaccinazione è la via maestra

La vaccinazione rappresenta la strada d’elezione per prevenire e controllare le patologie virali. Le Raccomandazioni di quattro società scientifiche sulla prevenzione delle patologie resp...
Advocacy e Associazioni

Tumore al seno: tossicità finanziaria per il 38% delle donne, 70% affronta spese extra per le cure

Presentati a Roma i risultati del sondaggio su 585 pazienti realizzato da ANDOS e C.R.E.A. Sanità, per indagare gli effetti collaterali della malattia in termini umani, organizzativi, economici...