Dopo un’infezione Covid-19 sono in tanti a sperimentare una fastidiosa tosse persistente, anche a tampone negativo. Secondo alcuni esperti britannici questo potrebbe dipendere da infezioni diverse che colpiscono in successione
Sarebbe il terzo booster che è raccomandato alle categorie di persone considerate più a rischio: ai soggetti con 80 anni o più; agli ospiti delle strutture residenziali per anziani; agli ultrasessantenni con fragilità motivata da patologie concomitanti o preesistenti, che hanno già ricevuto una seconda dose di richiamo con vaccino a mRna non bivalente
La maggior parte dei sintomi del Long Covid si risolve entro il primo anno dall’infezione nelle persone che hanno avuto una malattia lieve. Queste, in estrema sintesi, sono le conclusioni di uno studio condotto dal KI Research Institute di Kfar Malal, in Israele. I risultati sono stati pubblicati sul British Medical Journal
La tosse da Covid è secca e irritante, quella da influenza tende invece a essere grassa. In ogni caso non esistono rimedi se non palliativi, come gli sciroppi lenitivi. No agli antibiotici: non funzionano contro i virus
La variante BF.7 risulta essere il principale ceppo di Omicron rilevato in Cina. I sintomi causati da BF.7 sono simili a quelli di altre sottovarianti di Omicron, cioè manifestazioni che riguardano principalmente il tratto respiratorio superiore
In questo periodo è molto più difficile riuscire a distinguere tra Australiana e Covid-19, ci sono piccole differenze che può essere importante valutare. Ma per sciogliere ogni dubbio serve un tampone
A meno che non ci siano specifiche controindicazioni, la quarta dose del vaccino anti-Covid è consigliata a tutti per rafforzare l’immunità. Mentre è raccomandata fortemente a specifiche categorie alle quali viene data anche priorità nella somministrazione di uno dei due vaccini aggiornati attualmente disponibili
L’Istituto superiore di sanità ha diffuso una guida con le raccomandazioni per la gestione dei pazienti affetti da Long Covid con lo scopo di contribuire a standardizzare le attività dei centri clinici sul territorio nazionale
Non è affatto improbabile che una persona positiva al Covid-19 manifesti come unico sintomo stanchezza o affaticamento, che può facilmente passare inosservata e mettere in pericolo le persone fragili con cui si entra a contatto
I trattamenti per il recupero dell’olfatto e del gusto sono ancora sperimentali e vanno dall’addestramento dell’olfatto all’assunzione di farmaci steroidei, fino alla stimolazione transcranica e all’utilizzo di molecole neuroinfiammatorie
L’ozonoterapia sfrutta la capacità dell’ossigeno e dell’ozono a livello metabolico, immunitario, vascolare e rigenerativo e ha un grande potere antinfiammatorio perché va a disintossicare l’organismo, contrasta la formazione di trombi e migliora la perfusione di organi filtro come reni, fegato e polmoni
Non solo è possibile infettarsi contemporaneamente con il virus dell’influenza e del Covid-19, ma quest’anno quest’eventualità sarà molto più frequente. Gli esperti invitano alla co-vaccinazione
Da quando Omicron è diventata la variante dominante è più difficile riuscire a distinguere l’infezione Covid-19 da una normale influenza. Ci sono solo lievi differenze fra le due malattie, la certezza si ha solo con un tampone
Gli effetti collaterali dell’ultimo richiamo di Covid-19 sono simili a quelli associati alle dosi precedenti: un leggero gonfiore o arrossamento nel punto di iniezione, stanchezza e mal di testa
Il secondo booster è raccomandato anche per chi ha contratto una o più volte il virus responsabile di Covid-19. Purché la somministrazione avvenga dopo almeno 120 giorni dall’esito positivo del tampone
La quarta dose di vaccino anti-Covid è importante per rafforzare l’immunità in vista della stagione invernale. Tuttavia, viene solo raccomandata e non c’è alcun obbligo per nessuno, neanche per gli operatori sanitari
La variante B.Q1 sarà presto dominante in Europa e, quindi, anche in Italia. Le prime informazioni indicano che ha una maggiore capacità di eludere i vaccini, ma non sembra più pericolosa delle altre
Uno studio pubblicato sulla rivista Nature Medicine dimostra che una particolare mutazione genetica rende alcune persone vaccinate resistenti al contagio
Non è possibile scegliere il vaccino anti-Covid da fare. Tuttavia, al momento della prenotazione è possibile selezionare la struttura in base al tipo di vaccino che somministra
Realizzata dal Gruppo San Donato, l’iniziativa vuole fare una fotografia dello stato di salute della popolazione femminile post Covid. Serenella Castelvecchio (responsabile Prevenzione Cardiovascolare e medicina di genere): «Lavoro necessario per cure sempre più personalizzate»
Uno studio tutto italiano condotto per 12 mesi denuncia un aumento dei sintomi psichiatrici. La Sinpf denuncia «una situazione difficilissima per la psichiatria italiana alle prese con un drammatico calo di risorse, strutture, personale e completamente dimenticata dal PNRR»
La Società italiana di pediatra continua a raccomandare la vaccinazione anti-Covid, soprattutto in considerazione dell’aumento dei contagi nella fascia di popolazione in età scolare
I sintomi delle reinfezioni tendono a essere più lievi, anche se non si possono escludere forme gravi della malattia. I più comuni sono: affaticamento, febbre, tosse e mal di gola
Le reinfezioni mentre si è alle prese con il Long Covid saranno sempre più comuni. E questo può portare a un peggioramento dei sintomi
Viaggio negli istituti che da due anni studiano cause e rimedi di un malessere che può colpire chiunque abbia contratto il virus anche se non in forma grave. Tra i rimedi percorsi personalizzati, telemedicina e criostimolazione total body
I nuovi vaccini si possono prenotare sui siti regionali già utilizzati per le dosi precedenti. Priorità alle persone over 60, fragili e operatori sanitari
Sintomi come febbre e tosse possono durare più della positività al test antigenico rapido. Gli scienziati si stanno interrogando quindi sulla durata della contagiosità. L’ipotesi è che la durata dell’infettività è più breve rispetto a quella dei sintomi
La durata dei sintomi collegati al Long Covid può essere molto variabile: si va da qualche settimana fino anche a 24 mesi
Dall’1 settembre si torna a lavorare in presenza. Lo smart working è possibile sulla base di accordi individuali che andranno comunicati, in una modalità più semplice, al ministero del Lavoro
Nelle nuove linee guida per il rientro a scuola le misure sono meno stringenti: nessun obbligo mascherina per tutti. Ma le cose potranno cambiare qualora l’emergenza si aggravi