L’elenco di virus e batteri passa da nove a 32: compaiono patogeni come il vibrione del colera o la salmonella, batteri con alte percentuali di resistenza agli antibiotici come la Klebsiella pneumoniae, ma anche malattie trasmesse da vettori come dengue, chikunguny e mpox
Dopo circa due anni di lavoro, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha aggiornato l’elenco degli agenti patogeni a più alto rischio di dare luogo in futuro a una nuova pandemia. Si tratta di 32 virus e batteri. A questi si aggiunge un patogeno X, un agente oggi ignoto, che, come avvenuto nel 2019 con il virus SarsCoV2, potrebbe emergere e diffondersi in tutto il mondo. “La storia ci insegna che la prossima pandemia è una questione di quando e non di se. Ci insegna anche l’importanza della scienza e della determinazione politica nel mitigarne l’impatto”, spiega in una nota il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus.
Il documento, ‘Pathogens prioritization: a scientific framework for epidemic and pandemic research preparedness’, è stato realizzato da un comitato di circa 200 scienziati nominati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha passato in rassegna oltre 1.600 patogeni per identificare le minacce più concrete. L’obiettivo è indicare i campi nei quali è prioritario rafforzare la ricerca e sviluppare contromisure che consentano di intervenire tempestivamente qualora una futura pandemia si presentasse. Rispetto alla precedente versione, che comprendeva solo 9 patogeni, l’elenco si allunga molto, sia a causa della maggiore consapevolezza maturata con la pandemia da Covid-19, sia per l’emergere di fenomeni nuovi – come i cambiamenti climatici – che potrebbero cambiare il comportamento di diversi virus.
Nella nuova lista compaiono patogeni come il vibrione del colera o la salmonella, batteri con alte percentuali di resistenza agli antibiotici come la Klebsiella pneumoniae. Ci sono anche malattie trasmesse da vettori come dengue e chikungunya, ma pure l’mpox. Ricompare anche il vaiolo: “Con il declino dell’immunità, ha il potenziale di causare una pandemia, se rilasciato”, si legge nelle note del documento. Naturalmente, tra gli osservati speciali, ci sono numerosi virus influenzali, aviari ma non solo. A queste si aggiungono le minacce contenute nelle precedenti versioni del documento: da ebola al virus Zika fino ai virus appartenenti alla famiglia di SarsCoV2.
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