Sintomi come febbre e tosse possono durare più della positività al test antigenico rapido. Gli scienziati si stanno interrogando quindi sulla durata della contagiosità. L’ipotesi è che la durata dell’infettività è più breve rispetto a quella dei sintomi
Succede molto spesso che i sintomi del Covid durino più a lungo della positività di una persona. Anche se non si tratta di Long Covid. Sintomi come febbre e tosse, infatti, possono perdurare qualche giorno o una settimana anche se il test antigenico rapido risulta negativo. Gli scienziati stanno cercando di capire se, in questi casi, si possono contagiare altre persone. Secondo Emily Bruce, microbiologa e genetista molecolare presso l’Università del Vermont a Burlington, la risposta è no.
Bruce è convinta che, anche se i sintomi perdurano, nonostante il test antigenico rapido sia risultato negativo, non significa che si è ancora contagiosi. Puoi sicuramente avere sintomi più a lungo di quanto risulti positivo al test», spiega sulla rivista Nature. «E penso che sia perché molti dei sintomi sono causati dal sistema immunitario e non direttamente dal virus stesso», aggiunge Bruce. Quello su cui gli scienziati concordano è che i tamponi molecolari, cioè i test PCR, possono risultare positivi anche dopo che una persona non è più infetta. Questo si verifica probabilmente quando i test, che rilevano l’RNA virale, individuano i resti non infettivi, dopo che la maggior parte del virus vivo è stata eliminata.
Per certi versi, i test antigenici rapidi offrono una guida migliore all’infettività, poiché rilevano le proteine prodotte dalla replicazione attiva del virus. «Ci sono ancora tutte queste cose di cui non siamo esattamente sicuri», dice Bruce. «Ma se dovessi riassumerle in un messaggio molto conciso, sarebbe che se sei positivo all’antigenico, non dovresti uscire e interagire da vicino con persone che non vorresti infettare», conclude.
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