Una cabina di regia per coordinare le varie autorità coinvolte al fine di garantire la più ampia tutela ambientale e sanitaria nell’area di Taranto. L’annuncio è arrivato dal vicepremier Luigi Di Maio in occasione del suo insediamento come nuovo presidente del Tavolo istituzionale permanente per l’area di Taranto. Ad accompagnare Di Maio a Taranto c’era […]
Una cabina di regia per coordinare le varie autorità coinvolte al fine di garantire la più ampia tutela ambientale e sanitaria nell’area di Taranto. L’annuncio è arrivato dal vicepremier Luigi Di Maio in occasione del suo insediamento come nuovo presidente del Tavolo istituzionale permanente per l’area di Taranto.
Ad accompagnare Di Maio a Taranto c’era il ministro della Salute Giulia Grillo che ha sottolineato: «Dal punto di vista sanitario la situazione è importante e richiede un intervento importante; il punto zero da cui iniziare è mettere insieme i ministri coinvolti in una cabina di regia interistituzionale (Ambiente, Salute, MISE e Sud) che attraverso un osservatorio fornirà, ogni sei mesi, i dati epidemiologici per conoscere la reale situazione sanitaria del territorio e indirizzare politiche sanitarie adeguate».
La cabina di regia avrà il compito di acquisire i dati scientifici necessari provvedendo a una revisione e a un aggiornamento del decreto interministeriale del 2013.
«Qualcosa sicuramente non ha funzionato nel meccanismo finora attuato, visto che le risorse spese sono il 30% di quelle stanziate, pari a oltre un miliardo di euro, e su questo siamo qui per dare una mano – ha continuato Di Maio – Occorre fare un salto di qualità nella gestione e mettere a sistema tutte quelle azioni tra loro finora scollegate; serve una visione di ampio respiro ma fatta di interventi puntuali e monitorabili e ben identificabili».
«I fattori di rischio – ha spiegato il ministro Grillo – sono molteplici, non solo ambientali e intervengono insieme nel determinare l’insorgenza di alcune patologie. Quello che ci sta a cuore è predisporre delle azioni che consentano di ridurre l’esposizione a fattori di rischio singoli o cumulati, in modo da far diminuire anche le patologie che ne possono derivare. Ci impegniamo a presentare qui, entro la metà di luglio, i dati integrati dell’Istituto superiore di sanità (ISS) e dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) per il 2017 e ad essere qui fisicamente ogni due mesi per incidere sull’attuazione degli interventi».