Previsto inoltre un Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli operatori sanitari al ministero della Salute. Il ministro Grillo: «Un passo importante contro gli odiosi episodi di aggressioni e minacce in corsia»
«Via libera della Commissione Sanità al Senato al Ddl sulla sicurezza degli operatori sanitari. Un passo importante contro gli odiosi episodi di aggressioni e minacce in corsia. Chi cura e presta soccorso va tutelato sempre. Auspico che diventi presto legge», lo ha annunciato con un tweet il ministro della Salute Giulia Grillo.
Aggravanti per chi commette atti di violenza contro gli esercenti le professioni sanitarie mentre lavorano e istituzione di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli operatori sanitari al ministero della Salute, per monitorare gli episodi di violenza e l’attuazione delle misure di prevenzione. Questi i due pilastri del disegno di legge che ora attende di essere calendarizzato in Aula.
«Abbiamo previsto con un emendamento a mia prima firma, che siano riconosciute sempre le circostanze aggravanti quando si aggrediscono gli esercenti le professioni sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni per consentire sempre la procedibilità d’ufficio. Questo perché chiunque aggredisce un operatore sanitario commette un reato contro tutti i cittadini: colpire qualcuno che dedica la propria vita agli altri è criminale e moralmente vergognoso», ha dichiarato in una nota la capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Commissione Igiene e Sanità del Senato, Maria Domenica Castellone. «Ringrazio la Commissione per il lavoro svolto e mi auguro che il testo, in sede redigente, possa approdare presto in Aula per la sua approvazione», le fa eco il presidente della commissione Pierpaolo Sileri, del Movimento 5 Stelle.
Inasprite anche le pene. Con l’approvazione dell’emendamento dell’esponente della Lega, Gianfranco Rufa, chi usa violenza ai danni di un operatore sanitario rischia fino a 16 anni di carcere. «Esprimo soddisfazione per il via libera, da parte della Commissione sanità del Senato, al mio emendamento che prevede un inasprimento delle pene per chi commette violenze contro gli operatori sanitari. Si tratta di una battaglia di civiltà – ha commentato il senatore della Lega e componente Commissione Igiene e Sanità, Gianfranco Rufa -, di rispetto e di tutela nei confronti di chi lavora tutti i giorni per garantire la salute delle persone, una risposta concreta alle esigenze di una categoria su una problematica che, purtroppo, è da tempo di attualità. Auspico che il consenso trovato in Commissione possa ripetersi anche in aula: mi auguro che l’impegno per contrastare questo fenomeno trovi la più ampia condivisione, affinché gli operatori sanitari possano lavorare in serenità e senza che la propria incolumità venga messa a rischio da aggressioni».