Sanità 10 Ottobre 2018 16:30

Blockchain in sanità (e non solo), la Ue è pronta alla sfida della regolamentazione?

Al Parlamento europeo presentato il libro “Crypto-revelation” di Andrea e Massimo Tortorella. Istituzioni ed esperti del settore Fintech si confrontano sulla necessità di una legislazione comune per regolamentare il “sistema dei blocchi”, ICO e criptovalute

Cartelle cliniche sicure e consultabili ovunque (ma solo dalle persone autorizzate), filiera del farmaco certificata e frodi assicurative praticamente impossibili. Sono questi alcuni dei benefici che la Blockchain (il sistema di blocchi informatici immutabili che è alla base del sistema delle criptovalute) è in grado di portare al mondo della sanità, una volta entrato a pieno regime. Dalla tracciabilità dei farmaci, così da verificare importanti informazioni sul prodotto, individuare farmaci contraffatti e assicurarsi che i pazienti ricevano realmente le medicine a loro prescritte, ai trial clinici, garantendo l’impossibilità di alterazione e modifica fraudolenta dei dati.

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La collaborazione tra pazienti, ricercatori e medici potrebbe inoltre giovarsi della maggiore possibilità di scambi e confronti, portando a percorsi di cura specifici e personalizzati. La Blockchain aiuterebbe anche a gestire efficacemente le pratiche assicurative e la fatturazione in modo tale da evitare eventuali situazioni fraudolente. Importanti, infine, anche i risvolti nella gestione delle cartelle cliniche, che avverrebbe in seguito ad un’autenticazione che offrirebbe la possibilità di condividere in totale sicurezza le informazioni e le note su paziente e terapie.

Ma se da Blockchain e monete digitali non si torna più indietro, come intende intervenire l’Unione europea? Il tema, al centro del libro “Crypto-Revelation”, scritto da Andrea e Massimo Tortorella (edito da Paesi Edizioni), è arrivato, attraverso la presentazione del volume a Bruxelles, direttamente all’attenzione del Parlamento europeo, impegnato da tempo a individuare soluzioni normative per affrontare e gestire una rivoluzione digitale che sta avendo un forte impatto a livello economico-finanziario. Si tratta di un vero e proprio manuale che ripercorre la storia di questa rivoluzione dagli albori, la contestualizza ai giorni nostri superando preconcetti e diffidenze, cogliendone invece le straordinarie opportunità e tutti i vantaggi. E c’è anche la sanità tra i settori che nel prossimo futuro saranno tra i principali protagonisti della rivoluzione che provocherà la Blockchain. Come si legge in “Crypto-Revelation”, infatti, la casistica delle possibili applicazioni di questa nuova tecnologia in ambito sanitario è definito «impressionante».

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Andrea e Massimo Tortorella, rispettivamente CEO di Consulcesi Tech  e Presidente di Consulcesi Group, si sono dunque confrontati a Bruxelles con i rappresentanti istituzionali, policy e decision maker, portando la loro expertise e le loro competenze maturate nel settore con risultati tangibili. È notizia dell’ultima settimana, infatti, l’approvazione, da parte dell’Autorità di Vigilanza del Settore Finanziario di Malta, della licenza per la costituzione di ConsulCoin Cryptocurrency Fund. Primo esempio di fondo di investimento regolato in Europa su criptovalute e tecnologia Blockchain, è stato creato da Magiston Sicav Plc proprio grazie a Consulcesi Tech, società hi-tech negli ambiti della Blockchain e della Cybersecurity, nata come spin-off di Consulcesi Group, realtà europea dedicata ai professionisti del settore medico sanitario, con un’esperienza decennale nei servizi tecnologici, finanziari, legali e assicurativi.

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«La vera sfida di chi fa impresa oggi nel mondo è quella di saper gestire l’innovazione, senza timori e tentennamenti, cogliendo le opportunità che ne possono derivare a beneficio di tutti. ConsulCoin Cryptocurrency Fund – ha spiegato Massimo Tortorella – rappresenta una vera e propria rivoluzione copernicana rispetto al trading costoso, non sicuro e poco trasparente delle piattaforme di exchange. Le nuove tecnologie – continua Tortorella -, in modo particolare quelle che hanno un impatto dirompente sullo status quo, come i Bitcoin e soprattutto la Blockchain che ne costituisce il ‘motore’, mettono il legislatore di fronte alla domanda se sia necessaria una regolazione o meno delle stesse».

Una questione appunto sollevata dal libro, al centro del dibattito a Bruxelles, moderato dalla giornalista Bloomberg Lyubov Pronina. L’evento si è avvalso degli autorevoli contributi di Eva Kaili MEP – Drafter of the EP Resolution on Blockchain; Fulvio Martusciello MEP – Shadow-rapporteur of the EP Report on Virtual Currencies; Carl Buhr – Deputy-Head of Cabinet of the Commissioner for the Digital Economy; Andreas Schwab MEPEP Committee on Internal Market and Consumer Protection (IMCO). Massimo Tortorella ha inoltre incontrato, per discutere del tema, il Presidente del Parlamento Ue, Antonio Tajani, il quale ha confermato che bisogna muoversi anche in Europa per la regolazione di Fintech e Blockchain.

Ad oggi, infatti, la necessità di una regolamentazione comune, che tuteli e chiarisca il quadro di applicazione della tecnologia Blockchain in tutte le sue forme, è sotto gli occhi di tutti e i pareri sono unanimi anche a livello UE: lo dimostra, ad esempio, la European Blockchain Partnership, strumento per la cooperazione tra gli Stati membri, che vede protagonista anche il governo italiano, per lo scambio di esperienze e competenze in campo tecnico e normativo e per la preparazione al lancio di applicazioni Blockchain a livello UE, attraverso il mercato unico digitale, a beneficio del settore pubblico e privato. È infatti indubbio che le istituzioni debbano incentivare i progetti più virtuosi del settore: ad esempio, soluzioni innovative che coniughino il processo, per sua natura energivoro, di “mining” delle criptovalute con la necessaria sostenibilità ambientale. Ne è esempio concreto la realizzazione, da parte di Consulcesi Tech, del più grande impianto fotovoltaico della Moldavia. Una struttura ecosostenibile al 100% destinata alla “eco-mining farm” più estesa di tutto il Paese. “Crypto-Revelation” ha quindi precorso i tempi di un dibattito che ora è al centro delle istituzioni di tutto il mondo, ovvero la necessità di “governare l’innovazione”.

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Una sfida raccolta da Andrea e Massimo Tortorella, imprenditori forti dei loro successi internazionali, che hanno stilato un vero e proprio manuale per ripercorrere la storia della rivoluzione Blockchain fin dai suoi albori, contestualizzandola in modo da superare preconcetti e diffidenze, cogliendone invece le straordinarie opportunità e tutti i vantaggi. A questo scopo, hanno interpellato i maggiori esperti del settore –  informatici, economisti, capitani d’industria, consulenti aziendali, hacker, esperti di cyber-sicurezza, giornalisti, avvocati – avvalendosi degli autorevoli contributi dell’economista Edward Luttwak, che ha firmato la prefazione, e del presidente della Casaleggio Associati, Davide Casaleggio.

«Il nostro obiettivo – ha affermato Massimo Tortorella, Presidente Consulcesi Group – è quello di spiegare in maniera semplice e chiara a tutti questa rivoluzione. È importante acquisire le conoscenze e saper governare i processi innovativi della Blockchain per essere protagonisti attivi di un progresso tecnologico destinato a cambiare la nostra vita quotidiana. Proprio per questo, Consulcesi Tech, in collaborazione con la Link Campus University di Roma, a breve inaugurerà un Master in “Blockchain ed Economia delle criptovalute”. Si tratta del primo corso post-laurea sul tema in tutta Europa, e si potrà pagare utilizzando le monete digitali. In ogni caso – conclude Tortorella – non si può prescindere da una normativa specifica e uniforme in materia a livello internazionale, volta principalmente a tutelare gli investitori attraverso la promozione di un ecosistema di operatori regolati: il primo è ConsulCoin Cryptocurrency Fund».

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