Nella prima bozza di manovra Fondo sanitario incrementato di due miliardi all’anno per i prossimi tre anni. Stabilizzati i precari della sanità assunti durante l’emergenza Covid
Più soldi alla ricerca, aumento delle borse di specializzazione e quasi 2 miliardi di euro destinati all’acquisto dei vaccini Covid. Sono alcuni dei punti salienti delle misure per la sanità contenute nella prima bozza della Legge di Bilancio 2022.
Mancano ancora i dettagli per quel che riguarda la stabilizzazione del personale precario assunto durante l’emergenza Covid, anche se il comunicato finale della presidenza del Consiglio lo dà per acquisito. Tra i titoli contenuti nella bozza che riguardano la sanità, ma senza dettagli, disposizioni per l’abbattimento delle liste di attesa, potenziamento assistenza territoriale, aggiornamento dei LEA e disposizioni in materia di assistenza psicologica. Ecco nel dettaglio le misure per la sanità.
Novanta milioni in più ogni anno per il triennio 2022, 2023 e 2024, e dal 2025 un incremento di 100 milioni destinato al Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca. Previsto anche per il Fondo italiano della scienza un incremento di 50 milioni di euro per il 2023 e di 100 milioni di euro per il 2024. Viene poi istituito, in capo al ministero dell’Università e della Ricerca, il “Fondo italiano per le scienze applicate” che beneficerà di 50 milioni per il 2022, di 150 milioni per il 2023 e 250 milioni per il 2024.
Il Governo punta ancora sui vaccini per uscire dall’emergenza Covid. Per il 2022 sono previsti circa 1,8 miliardi per l’acquisto di vaccini anti-Covid.
Il Fondo Sanitario Nazionale viene finanziato con 2 miliardi di euro aggiuntivi ogni anno fino al 2024. Nello specifico il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard a cui concorre lo Stato è determinato in 124.061 milioni di euro per l’anno 2022, in 126.061 milioni di euro per l’anno 2023 e in 128.061 milioni di euro per l’anno 2024.
Ulteriori risorse sono destinate al fondo per i farmaci innovativi, per complessivi 600 milioni nel triennio. Nello specifico, il Fondo è incrementato di 100 milioni di euro per l’anno 2022, di 200 milioni di euro per l’anno 2023 e di 300 milioni di euro a decorrere dall’anno 2024.
Le borse di studio per gli specializzandi in medicina vengono significativamente aumentate e portate in via permanente a 12mila l’anno. Per questo scopo è autorizzata l’ulteriore spesa di 194 milioni di euro per l’anno 2022, 319 milioni di euro per l’anno 2023, 347 milioni di euro per l’anno 2024, 425 milioni di euro per l’anno 2025, 517 milioni di euro per l’anno 2026 e 543 milioni di euro a decorrere dall’anno 2027.
«Nella manovra di bilancio abbiamo reso permanenti 12.000 borse di specializzazione in medicina – il commento del ministro della Salute Roberto Speranza su Facebook -. Dopo le circa 30.000 borse finanziate negli ultimi due anni si chiude l’epoca dell’imbuto formativo. Ogni laureato in medicina deve avere la possibilità di specializzarsi. Questi giovani professionisti sono il futuro del nostro Servizio Sanitario Nazionale».
Importanti risorse vengono stanziate per il finanziamento del Piano strategico-operativo nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale 2021-2023. È autorizzata la spesa di 200 milioni di euro per l’implementazione delle prime misure previste dal Piano a valere sul fabbisogno sanitario nazionale standard per l’anno 2022. Per le medesime finalità, e ai fini dell’adozione dei decreti attuativi dei Piani pandemici regionali e provinciali, è autorizzata la spesa massima di 350 milioni di euro, a valere sul fabbisogno sanitario nazionale standard per l’anno 2023, il cui importo esatto sarà definito in sede di Intesa in Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano sul riparto del fabbisogno sanitario.
Al fine di sostenere le fondamentali attività di prevenzione oncologica della Lega italiana per la lotta contro i tumori (LILT) nonché delle connesse attività di natura socio-sanitaria e riabilitativa è riconosciuto alla medesima Lega un contributo pari a 2 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2022.
Viene specificato che alle Federazioni nazionali degli Ordini professionali sono attribuiti non solo i compiti di indirizzo e coordinamento e di supporto amministrativo agli Ordini e alle Federazioni regionali, ove costituite, nell’espletamento dei compiti e delle funzioni istituzionali; ma anche l’organizzazione e gestione di una rete unitaria di connessione, interoperabilità e software alla quale i predetti Ordini e Federazioni regionali obbligatoriamente aderiscono concorrendo ai relativi oneri.
Gli enti del Servizio Sanitario Nazionale vengono autorizzati a stabilizzare il personale assunto a tempo determinato durante l’emergenza.
Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato