Sanità 24 Aprile 2019 12:50

Carenza medici, la Toscana apre ai neolaureati nei pronto soccorso. Scoppia la polemica

«Stiamo assistendo alla nascita di una Sanità low cost» ha commentato Carlo Palermo, segretario Anaao Assomed. Duro anche il presidente FNOMCeO Filippo Anelli: «Le misure-tampone sono contro ogni logica». Ad intervenire anche il sindacato degli infermieri Nursid

Carenza medici, la Toscana apre ai neolaureati nei pronto soccorso. Scoppia la polemica

Medici neolaureati per sopperire alla carenza di camici bianchi nei pronto soccorso della Toscana, è il provvedimento licenziato dalla Giunta regionale che nelle ultime ore ha sollevato le polemiche degli addetti ai lavori.

Due le delibere presentate dall’assessore al Diritto alla Salute, Stefania Saccardi, e approvate dalla Giunta: una riguarda il “reperimento di personale medico per il sistema di emergenza urgenza regionale”, l’altra “provvedimenti per il riconoscimento del valore dell’impegno del personale attualmente impegnato nei pronto soccorso regionali in relazione alle attuali carenze di organico”. La misura straordinaria, fa sapere la Regione Toscana, prevede l’assunzione di laureati in Medicina ancora privi di specializzazione, da formare e assumere con contratti libero professionali-formazione lavoro, nei pronto soccorso in affanno per «grave sofferenza di organico, sia per i medici sia per gli infermieri».

LEGGI: MEDICI STRANIERI IN CORSIA, LEONI (CIMO VENETO): «DIFFICILE CHE ACCETTINO QUESTE CONDIZIONI ECONOMICHE. PREFERISCONO ALTRI PAESI»

«Non si fa altro che creare precariato», duro il commento del segretario nazionale dell’Associazione medici e dirigenti del Servizio sanitario nazionale Anaao Assomed, Carlo Palermo. «Un giovane laureato in Medicina senza specializzazione assunto in pronto soccorso con contratto libero professionale avrà scarsa protezione contrattuale, nessuna copertura previdenziale e dovrà pagarsi da solo l’assicurazione. I rischi sono tutti a suo carico. Le Regioni si stanno muovendo al risparmio. Stiamo assistendo alla nascita di una Sanità low cost».

«Le misure-tampone sono contro ogni logica», fa eco Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici. «Anziché risolvere i problemi, li alimentano ampliando il problema dei ‘camici grigi’, medici tappabuchi senza prospettive». Raggiunta telefonicamente attraverso il suo staff, l’assessore al Diritto alla Salute, Stefania Saccardi ha deciso di non replicare.

In Toscana il numero di accessi al pronto soccorso è in costante aumento, e nel 2018 gli accessi complessivamente registrati a livello regionale sono stati oltre 1.500.000. In attesa di adottare strategie efficaci in grado di ridurre la quota di accessi impropri, con valide risposte alternative a livello territoriale, con queste due delibere la Regione vuole intanto intervenire sul personale.

AGGIORNAMENTO – INTERVENGONO GLI INFERMIERI

«La Regione Toscana riconosca pari dignità ai lavoratori del pronto soccorso: il personale infermieristico lavora sotto organico, con stress correlato, al pari dei medici, ai quali viene oggi riconosciuto 1 milione di valorizzazione economica, sorta di premio di produttività a compensazione dei disagi subiti». È l’attacco di Giampaolo Giannoni, coordinatore regionale Nursind, sindacato autonomo degli infermieri, a seguito della delibera adottata dal direttore generale dell’Asl Toscana Centro, Paolo Marchese Morello. «Ci aspetteremmo uguale trattamento dall’azienda sanitaria- sottolinea Giannoni- nei confronti di tutti coloro che sostengono il sistema» dell’emergenza-urgenza.

Il coordinatore toscano di Nursind lamenta uno scarso impegno della Regione anche dal punto di vista organizzativo: «Oggi si riconosce il super lavoro condotto in pronto soccorso, ma da tempo ci sono procedure in grado di snellire le code in ospedale, che attendono di essere attivate. Ad esempio il ‘see & treat’, un procedimento che consente agli infermieri di trattare una vasta gamma di casi dall’accettazione fino alle dimissioni, senza l’intervento del medico». Delibere della Regione in tal senso già esisterebbero, gli infermieri sono già stati formati, tuttavia, accusa ancora Giannoni, «manca la delibera per attivare questa procedura». Il miglioramento del sistema, inoltre, per Nursind deve passare anche dall’istituzione della figura dell’infermiere di famiglia, attualmente in fase sperimentale. Nursind fa sapere di essere pronto ad usare ogni strumento a disposizione per far valere la pari dignità dei diritti degli infermieri: «Auspichiamo che la Regione Toscana provveda a finanziare un analogo provvedimento da destinare agli infermieri che operano nei Pronto Soccorso di tutto il territorio».

 

Articoli correlati
Straordinari a 100 euro l’ora e aumenti in Pronto soccorso. I dettagli del decreto Schillaci
Approvato in Consiglio dei Ministri il decreto con le nuove misure che dovrebbero dare un po' di respiro alla sanità italiana. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in accordo con il collega dell'Economia, ha messo insieme un pacchetto di riforme
di Mario Zimbalo
8 marzo, FNOMCeO: «Maggioranza medici è donna. Modelli organizzativi ne tengano conto»
Per il presidente Filippo Anelli non è accettabile che il 75% delle assenze per maternità non venga coperto: «Questo significa che ogni gravidanza va irrimediabilmente a pesare sulle spalle dei colleghi che rimangono in servizio»
Pnrr: Toscana, 5,6 milioni di euro contro i rischi da clima e ambiente
Grazie alle risorse messe a disposizione dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), la Toscana avrà a disposizione circa 5 milioni e 623 mila euro per l’acquisto di strumentazioni e macchinari al servizio del sistema di prevenzione della salute dai rischi ambientali e climatici. L’obiettivo è quindi quello di prevenire, controllare e curare le […]
Giornata personale sanitario, dal Covid-19 all’aviaria: le parole dei protagonisti
Nella cerimonia che si è svolta presso la Pontificia Università San Tommaso D'Aquino anche il monito del vicepresidente CEI Francesco Savino: «Il diritto alla salute negato è una violenza». Dal presidente FNOMCeO Filippo Anelli l’allarme sulla carenza di personale: «Le Case di Comunità rischiano di non aprire»
Comparto sanità, Nursind sindacato con più iscritti secondo dati Aran
«Siamo il primo sindacato infermieristico e il quarto del comparto sanità. La nostra organizzazione non solo è in crescita, ma è anche sempre più un punto di riferimento stabile nel panorama sindacale del settore». Lo afferma Andrea Bottega, segretario nazionale del Nursind, commentando i dati della certificazione della rappresentatività dell’Aran. Rispetto al triennio 2019-2021, il […]
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Alzheimer, Spadin (Aima): “Devasta l’economia della famiglia, la sfera psicologica e le relazioni di paziente e caregiver”

La Presidente Aima: “Due molecole innovative e capaci di modificare la progressione della malattia di Alzheimer sono state approvate in diversi Paesi, ma non in Europa. Rischiamo di far diventar...
Salute

Disturbi alimentari, ne soffrono più di tre milioni di italiani. Sipa: “Centri di cura pochi e mal distribuiti”

Balestrieri (Sipa): "Si tratta di disturbi che presentano caratteristiche legate certamente alla sfera psicologica-psichiatrica, ma hanno anche un’importante componente fisica e nutrizionale che...
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"