Il Ministro della Salute Roberto Speranza, che ha partecipato alla VI edizione delle ‘Giornate del lavoro’ della Cgil, ha commentato la proposta del sindacato Sumai di reperire personale tra gli specialisti ambulatoriali
«Arriva dalle Regioni, in maniera ormai diffusa senza neanche differenze tra nord e sud, un grido di dolore enorme legato alla carenza del personale in ambito sanitario». Risponde così il ministro della Salute, Roberto Speranza, interpellato da Sanità Informazione riguardo la carenza del personale medico e della proposta lanciata dal sindacato Sumai di reperire personale tra gli specialisti ambulatoriali e gli specializzandi al quinto anno. «Credo che sia uno dei grandi temi su cui dobbiamo lavorare – continua il ministro, ospite della VI edizione delle ‘Giornate del lavoro’ della Cgil -. Il mio obiettivo è dentro il Patto per la salute: costruire una convergenza con le Regioni e offrire risposte possibili. Tutti i temi, anche questo, sono all’ordine del giorno».
Il ministro Speranza torna a parlare della riforma del superticket. «Il mio impegno è provare ad abolire definitivamente il superticket entro il 2020, rendendo l’abolizione permanente. Questo è il nostro obiettivo. Ragioneremo ancora in queste ore – ha proseguito Speranza – ma penso che sia un segnale molto forte. Il superticket in questi anni ha rappresentato un elemento di diseguaglianza e discriminazione, ha negato a tante persone l’accesso alla salute. Quindi abolirlo definitivamente, in modo permanente già dal 2020, è un risultato importante che noi vogliamo conseguire».
Quanto alla Manovra, il ministro ha commentato: «Puntiamo a una manovra espansiva, che aiuti il Paese a ricrescere dopo una fase di crisi e che ci aiuti a superare le troppe disuguaglianze. E proprio su questo terreno, abolire il superticket è la risposta giusta – ha concluso- per questo ci impegneremo ancora nelle prossime ore».
Dal palco della CGIL, Speranza ha invece parlato del rimpinguamento dei fondi per l’edilizia sanitaria e ha lanciato la proposta di un protocollo per la sicurezza dei lavoratori che verranno impiegati nel settore. «Abbiamo 2 miliardi in più sull’edilizia sanitaria. I soldi già ci sono – ha spiegato il Ministro – e io penso che dobbiamo insieme costruire un protocollo con le forze sociali, perché sui soldi che investiamo come Stato sull’edilizia sanitaria, il livello di sicurezza del lavoro deve essere altissimo».