Politica 25 Febbraio 2021 18:05

Contrasto della pandemia, la Corte costituzionale: «Spetta allo Stato determinare le misure necessarie»

Anelli (Fnomceo) plaude: «Spetta al Governo centrale il ruolo di guida. Rafforzare il Ministero della Salute e coinvolgere i professionisti»

«Il legislatore regionale, anche se dotato di autonomia speciale, non può invadere con una sua propria disciplina una materia avente ad oggetto la pandemia da Covid-19, diffusa a livello globale e perciò affidata interamente alla competenza legislativa esclusiva dello Stato, a titolo di profilassi internazionale».

La Corte costituzionale ha accolto il ricorso del Governo contro la legge della regione Valle d’Aosta – già sospesa in via cautelare dalla stessa Corte – «limitatamente alle disposizioni con le quali la legge impugnata ha introdotto misure di contrasto all’epidemia differenti da quelle previste dalla normativa statale». Le motivazioni della sentenza saranno depositate nelle prossime settimane.

Il plauso della FNOMCeO

«Apprendiamo con soddisfazione che la Corte costituzionale ha sancito che spetta allo Stato, e non alle Regioni, determinare le misure necessarie al contrasto della pandemia. Nell’attesa di leggere le motivazioni della sentenza, non possiamo non commentare quanto sosteniamo sin dall’inizio: è il Governo centrale a dover avere un ruolo forte di guida in questa emergenza». Il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (FNOMCeO) Filippo Anelli approva la decisione della corte, in attesa del deposito della sentenza. «L’avere 21 sistemi sanitari differenti non ha aiutato nella gestione dell’emergenza – aggiunge Anelli – ha generato disuguaglianze, ha messo in condizioni di debolezza proprio quei sistemi che sembravano più inattaccabili, dimostrando che nessuna organizzazione poteva reggere da sola, senza fare rete, rinunciando alla solidarietà».

Qual è allora la strada da seguire? «Occorre solidarietà tra le Regioni, perché ritornino a ragionare come un corpo unico, come un Servizio sanitario nazionale, appunto, che coordina e gestisce i sistemi regionali. Non possiamo non evidenziare – ammette Anelli – come i singoli sistemi sanitari regionali registrino, rilevanti differenze di qualità ed efficienza rispetto alla garanzia dei livelli essenziali d’assistenza. Come siano in aumento le disuguaglianze di salute tra le Regioni – soprattutto tra quelle del Nord e quelle del Sud».

Anelli auspica non solo «il superamento delle differenze ingiustificate tra i diversi sistemi regionali, creando un sistema sanitario più equo, salvaguardando il servizio sanitario nazionale pubblico e universalistico» ma anche «il raggiungimento di obiettivi di salute, la finalità prioritaria del servizio sanitario». Tutto questo può verificarsi solo con «un ruolo più forte e centrale del Ministero della Salute – specifica Anelli -. Auspichiamo una modifica di legge che rafforzi le sue capacità di intervento, aumenti le disponibilità economiche e le sue funzioni al fine di colmare le diseguaglianze. Rivendichiamo – conclude il presidente Anelli – anche un ruolo centrale per i professionisti, che devono essere messi nelle condizioni di partecipare alla definizione e al raggiungimento, in autonomia e indipendenza, degli obiettivi di salute».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Nasce il progetto PMLAb per i pazienti COVID-19 immunocompromessi
La gestione del paziente immunocompromesso con COVID-19 richiede una particolare attenzione, che si concretizza con le Profilassi Pre-Esposizione con anticorpi monoclonali. A questo scopo è nato il progetto Prevention Management LAboratory (PMLAb), presentato oggi a Roma
Inquinamento: la Corte Europea dei diritti dell’Uomo condanna l’Italia
Massimo Tortorella, presidente Consulcesi: “Sentenza storica: da Europa diritto a vivere in un ambiente salubre anche senza danno alla salute. Forti analogie con la nostra azione collettiva Aria Pulita, nn messaggio positivo anche per i 600 mila richiedenti"
Nel post pandemia raddoppiati i casi di «cecità funzionale» correlati ad ansia e disagio psicologico
Secondo un’analisi dell’Ospedale San Giuseppe di Milano, il problema, noto come «perdita visiva o cecità funzionale», ha subito un aumento significativo nel periodo successivo alla pandemia. L’ipotesi degli esperti è che il disturbo, essendo di natura psico-somatica, sia cresciuto a causa degli effetti della pandemia sul benessere psicologico della popolazione, soprattutto bambini e adolescenti
Dall’inizio della pandemia +25% della spesa per i servizi di salute mentale rivolti ai giovani
La spesa per i servizi di salute mentale per bambini e adolescenti è aumentata di oltre un quarto dall’inizio della pandemia. L’uso della telemedicina, invece, si è stabilizzato. Questo è quanto emerso da un nuovo studio pubblicato su JAMA Network Open
Covid: efficacia del vaccino sottovalutata, studio rivela «falla» in trial clinici
L'efficacia del vaccino anti-Covid potrebbe esser stata sottovalutata. A fare luce su una nuova «falla» è stato uno studio condotto da un team di scienziati del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e dell’Università di Salerno
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Gioco patologico, in uno studio la strategia di “autoesclusione fisica”

Il Dipartimento di Scienze cliniche e Medicina traslazionale dell'Università Tor Vergata ha presentato una misura preventiva mirata a proteggere i giocatori a rischio di sviluppare problemi leg...
Salute

Cervello, le emozioni lo ‘accendono’ come il tatto o il movimento. Lo studio

Dagli scienziati dell'università Bicocca di Milano la prima dimostrazione della 'natura corporea' dei sentimenti, i ricercatori: "Le emozioni attivano regioni corticali che tipicamente rispondo...
Advocacy e Associazioni

Porpora trombotica trombocitopenica. ANPTT Onlus celebra la III Giornata nazionale

Evento “WeHealth” promosso in partnership con Sanofi e in collaborazione con Sics Editore per alzare l’attenzione sulla porpora trombotica trombocitopenica (TTP) e i bisogni ancora i...