Scaricati oltre 122 milioni di Green pass, mentre 2,5 milioni di italiani hanno già fatto la terza dose. Le parole del Ministro della Salute al Question time alla Camera
Dal primo dicembre si apre alla fascia di età 40/60 per la somministrazione della terza dose ma devono essere passati almeno sei mesi dal completamento del ciclo primario. I vaccini usati per il “booster” saranno sempre quelli mRna. «Un passo in avanti – ha spiegato il Ministro della Salute, Roberto Speranza, rispondendo ad un Question time alla Camera dei Deputati – perché la terza dose è il tassello della strategia anti-Covid».
Speranza ha poi detto che «i Green pass scaricati a questa mattina alle 7 sono stati oltre 122 milioni» e ha ricordato che la certificazione verde è «un pezzo fondamentale della strategia del nostro Governo perché consente di rendere più sicuri i luoghi dove si applica e perché oggettivamente ha costituito un incentivo alla vaccinazione». Il Ministro Speranza ha poi annunciato che «Il Governo intende avviare un percorso di approfondimento con gli organi tecnico-scientifici competenti, compreso il Comitato tecnico scientifico per acclarare se, alla luce degli studi più recenti, vi siano le condizioni per valutare diversamente la validità del certificato verde rilasciato ai guariti». La normativa vigente prevede che la durata di validità del Green pass per i guariti è di 6 mesi mentre per i vaccinati di 12 mesi, ma fra i guariti «l’osservazione scientifica ha evidenziato una risposta immunitaria diversa rispetto ai soggetti che hanno completato il ciclo vaccinale, fra i quali deve ritenersi compreso il caso del guarito cui entro 6 mesi viene somministrata una dose di vaccino. La guarigione con la somministrazione di una dose viene dunque equiparata alla vaccinazione, con conseguente validità della certificazione verde di 12 mesi a partire dalla somministrazione della dose».
«A questa mattina sono 2,4 milioni le dosi “booster” di richiamo offerte» del vaccino anti-Covid e «oggi supereremo i 2,5 milioni», ha poi affermato Speranza, che ha aggiunto: «A questa mattina alle 7 siamo all’86,6% delle persone che hanno avuto la prima dose e all’83,7% di persone che hanno completato il ciclo vaccinale. Dobbiamo insistere: ogni singolo vaccino in più ci permette di avere uno scudo in più».
«Resta evidente – ha spiegato ancora il Ministro – che chi è stato identificato come caso positivo a Sars-CoV-2 è sempre soggetto all’obbligo di legge dell’isolamento fiduciario e deve essere conseguentemente esclusa a rigore la possibilità di utilizzo del Green pass se il titolare è causa di possibile contagio». Speranza ha poi ricordato che, per questi casi, «il Dpcm 17 giugno 2021 ha previsto la possibilità della revoca delle certificazioni verdi, precedentemente rilasciate, per il periodo della malattia». Speranza ha inoltre annunciato che «è in corso di approfondimento con le Regioni la possibilità di prevedere una doppia opzione di revoca con segnalazione del medico ovvero attraverso il flusso dei tamponi molecolari positivi».
Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato