Feste di Natale all’insegna di pochi intimi. Vietati i viaggi verso le seconde case. 25, 26 dicembre e 1 gennaio si potranno trascorrere solo nel proprio Comune. Permesso tornare presso la propria residenza
Dal 21 dicembre al 6 gennaio vietati gli spostamenti tra Regioni. Il nuovo decreto legge licenziato ieri conferma le feste di Natale all’insegna della prudenza. Con un’ulteriore stretta, come anticipato ieri dal Ministro Speranza, nei giorni 25, 26 dicembre e 1 gennaio, in cui anche muoversi tra Comuni diversi sarà proibito. Restano permessi gli spostamenti per ricongiungimenti di residenza o domicilio, motivi di salute o necessità lavorative. Vietato, invece, l’arrivo nelle seconde case ubicate in province o Regioni differenti dalla propria.
Nel testo del decreto si legge a chiare lettere:
Il decreto entra in vigore oggi, 3 dicembre, e sarà presentato alle Camere per la conversione in legge.
«Stupore e rammarico per il metodo seguito dal Governo» è stato manifestato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome dopo l’approvazione senza un confronto preventivo.
«È un metodo – sottolineano le Regioni – che contrasta con lo spirito di leale collaborazione, sempre perseguito nel corso dell’emergenza». Proprio il mancato confronto «non ha consentito di portare alla individuazione delle soluzioni più idonee per contemperare le misure di contenimento del virus e il contesto di relazioni familiari e sociali tipiche del periodo delle festività natalizie».
«Si evidenzia che non si fa riferimento alcuno a norme sui ristori economici delle attività che subiscono limitazioni e/o chiusure, più volte richieste dalle Regioni e dalle Province autonome» concludono.
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