«È chiaro che senza il riconoscimento dello status di pubblico ufficiale al personale sanitario la norma avrà scarsa efficacia» commenta il presidente Antonio De Palma in una nota
«Il via libera delle Commissioni Giustizia e Affari sociali della Camera dei deputati al Ddl sulla sicurezza del personale sanitario è solo un primo passo, ma tante cose restano ancora da fare per fronteggiare questa terribile emergenza che colpisce ogni giorno gli infermieri italiani e gli altri operatori sanitari. Si poteva fare di più e meglio, così come proponeva la prima firmataria della norma, l’onorevole Michela Rostan, a cui va la nostra solidarietà: è chiaro che senza il riconoscimento dello status di pubblico ufficiale al personale sanitario, la norma avrà scarsa efficacia». Così il presidente Nursing Up Antonio De Palma in una nota.
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«A poco serve – prosegue – istituire un Osservatorio che osservi ex post gli accadimenti, bisogna che ci siano dei presidi di monitoraggio in tutte le Aziende sanitarie e che abbiano potere di intervento. Le Aziende sanitarie, dal canto loro, devono essere messe in condizioni di creare veri e propri servizi di protezione del personale sanitario da far scattare al bisogno. Quindi vanno studiati dei modelli organizzativi, in base ai quali nel momento dell’emergenza si attivi in automatico l’intervento del personale di sorveglianza. Se non viene data una maggior tutela ai camici verdi impiegati nel 118 e nei Pronto soccorso – aggiunge il presidente Nursing Up – se ne assumeranno la responsabilità i decisori politici».
«Noi del sindacato di categoria conosciamo bene cosa accade sui territori – argomenta De Palma – e quanto l’emergenza delle violenze sia cresciuta negli ultimi anni creando gravi disagi ai lavoratori. A poco è servito aver lanciato l’allarme e aver acceso i riflettori sul tema anche con una campagna mediatica ad hoc, se poi non ci è stato concesso di essere ascoltati durante le audizioni nelle Commissioni che si occupavano degli emendamenti al Ddl Grillo. In nome dell’accelerazione per l’approvazione, sembra che il testo della norma sia rimasto più o meno quello approvato all’unanimità al Senato (Ddl 867) in prima lettura a fine anno».
«L’aggravio delle pene per gli aggressori e la procedibilità d’ufficio che noi abbiamo fortemente chiesto sono un primo importante passo – spiega ancora De Palma – ma siamo molto dubbiosi». L’onorevole Rostan ha raccontato nelle scorse ore in un suo post che il voto contrario alla proposta di modifica del Ddl l’ha colta alla sprovvista, lasciando emergere ‘il più totale disinteresse per i problemi di una categoria – si legge – che quotidianamente si adopera per tutelare la nostra salute tra mille problemi logistici e organizzativi’. «Non ci meraviglia – conclude De Palma – dal momento che le Commissioni non hanno voluto ascoltarci proprio su questo delicato problema che riguarda noi infermieri. E di questo il Nursing Up chiede conto ai due presidenti della Commissioni Francesca Businarolo e Marialucia Lorefice».
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