La senatrice Cinque Stelle sottolinea l’enorme numero di audizioni e documenti raccolti in questi mesi sulla materia: «Abbiamo studiato tutto questo materiale che ci è stato inviato proprio per provare a dare una buona legge vaccinale a questo Paese»
La discussione sul disegno di legge sulla riforma dell’obbligo vaccinale entra nel vivo alla Commissione sanità del Senato. Il testo base, com’è noto, è il Ddl Patuanelli sull’obbligo flessibile: sette articoli volti a superare la legge Lorenzin. Il ‘ritorno’ dell’obbligo è previsto solo in caso di emergenze sanitarie e qualora «si rilevino significativi scostamenti dagli obiettivi fissati dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale tali da ingenerare il rischio di compromettere l’immunità di gruppo». In tali casi scattano i pianti straordinari che prevedono, ove necessario, l’obbligo di una o più vaccinazioni per determinate coorti di nascita o per gli esercenti le professioni sanitarie. Il Piano nazionale di prevenzione vaccinale conterrà l’analisi dei comportamenti di rifiuto o di esitazione vaccinale e delle loro cause e la conseguente messa in atto di azioni mirate di offerta attiva delle vaccinazioni. L’esame della legge, cominciato ad ottobre, è andato per le lunghe per la grande mole di soggetti interessati auditi dalla Commissione. «Abbiamo studiato tutto questo materiale che ci è stato inviato proprio per provare a dare una buona legge vaccinale a questo paese», sottolinea a Sanità Informazione Maria Domenica Castellone, Capogruppo M5S in Commissione Sanità e relatrice del Ddl vaccini.
Senatrice, che legge si prospetta?
«La base della legge è nota perché è depositata a firma del nostro capogruppo Patuanelli, del capogruppo della Lega Romeo, del capogruppo in Commissione sanità che sono io, del capogruppo della Lega e del presidente Sileri, quindi la base è quella. Stiamo lavorando in maniera molto costruttiva sia con i nostri contraenti di governo ma speriamo di farlo in commissione anche con la minoranza. Voi sapete bene che noi abbiamo audito moltissimi soggetti, abbiamo fatto quasi 60 audizioni in commissione, abbiamo chiesto a tutti i soggetti che hanno chiesto di essere auditi (sono circa 265 le richieste) di inviarci il materiale con le cose che non sono riuscite a dirci in Commissione. Abbiamo studiato tutto questo materiale che ci è stato inviato proprio per provare a dare una buona legge vaccinale a questo paese. Non possiamo continuare ad agire con decreti ma bisogna definire in maniera strutturale la normativa che deve regolare le vaccinazioni in Italia».
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