Il presidente della Commissione Sanità lancia una proposta che potrebbe mettere d’accordo le forze di maggioranza: «È innegabile che c’è un problema morbillo in Italia. Quindi una possibilità, solo una delle tante, potrebbe essere quella di rimodularlo lasciando il morbillo con l’obbligatorietà della certificazione»
«Gli emendamenti servono per aprire una discussione. Ora bisogna lavorare per riformularlo e modificarlo». Pierpaolo Sileri, Presidente della Commissione Sanità del Senato, non si scompone dopo le critiche e i distinguo piovuti sull’emendamento al Ddl vaccini che prevede lo stop all’obbligo di presentare certificazioni vaccinali per accedere ad asili nido e scuole dell’infanzia. Distinguo che hanno riguardato anche il partito di Sileri, il Movimento Cinque Stelle, che sul tema si è diviso: Elena Fattori e Giorgio Trizzino hanno chiesto infatti il ritiro della norma. Ora tra le ipotesi in campo c’è quella di lasciare l’obbligo di certificazione per il vaccino sul morbillo, che negli ultimi anni ha rappresentato una vera e propria emergenza in Italia e non solo.
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Presidente, tra poco in Commissione Sanità si studieranno e approveranno gli emendamenti sul Ddl vaccini. C’è stata un po’ di polemica sul famoso emendamento presentato da M5S e Lega volto a togliere l’obbligo di certificazione a scuola per i bambini da 0 a 6 anni…
«In realtà con l’emendamento l’obbligo rimaneva. Veniva tolta l’esclusione scolastica per un periodo transitorio. L’emendamento è simile a un altro emendamento presentato sempre dal M5S a firma Endrizzi. L’emendamento viene presentato anche per aprire una discussione, per aprire un confronto. È evidente che una volta presentato non è che è già approvato ed è già legge. Si tratta di lavorarci su. Vediamo di riformularlo, cambiarlo».
C’è anche il problema del morbillo da affrontare…
«È innegabile che c’è un problema morbillo in Italia. Quindi una possibilità, solo una delle tante, potrebbe essere quella di rimodularlo lasciando il morbillo con l’obbligatorietà della certificazione».