Nella risoluzione che ha accompagnato il Documento di Economia e Finanza si chiede anche la sterilizzazione dei disavanzi sanitari Covid 2021 e 2022 valutando l’opportunità di spalmare i relativi oneri almeno in dieci anni. Un passaggio anche sul rafforzamento della governance dei distretti socio-sanitari
Il Documento di Economia e Finanza 2022, che definisce le linee principali di politica economica del Paese dei prossimi anni, ha avuto il primo via libera, quello di Montecitorio, dove con 407 voti favorevoli, 22 contrari e 36 astensioni è stata approvata la risoluzione di maggioranza che accompagna la relazione al Def. Per il voto era necessaria la maggioranza assoluta. In dichiarazione di voto FdI aveva annunciato la sua astensione, la maggioranza il voto favorevole, Alternativa il voto contrario. Le risoluzioni di minoranza sono decadute con l’approvazione della risoluzione di maggioranza.
Sul fronte della sanità si è levata nei giorni scorsi più di una voce critica sulle previsioni di spesa: a preoccupare, in particolare, il dato che nel triennio 2023-2025, la spesa sanitaria è prevista decrescere a un tasso medio annuo dello 0,6 per cento e che nel medesimo arco temporale il PIL nominale crescerebbe in media del 3,8 per cento. Conseguentemente, il rapporto fra la spesa sanitaria e PIL decresce e si attesta, alla fine dell’arco temporale considerato, ad un livello pari al 6,2 per cento.
Per questo nella risoluzione di maggioranza sono state inserite ampie rassicurazioni per «proseguire nell’azione di incremento delle risorse disponibili – si legge – ancorché finanziarie e professionali, ivi incluso il finanziamento dei cicli di specializzazione, per il potenziamento del sistema sanitario nazionale, compresa la domiciliarità, la medicina territoriale, l’assistenza e la terapia domiciliare, il potenziamento, l’adeguamento e rinforzo delle strutture ospedaliere e per il rafforzamento della governance dei distretti socio-sanitari, dando peraltro attuazione all’assistenza territoriale di prossimità con i relativi costi aggiuntivi».
Si prevede inoltre «la sterilizzazione dei disavanzi sanitari Covid 2021 e 2022 valutando l’opportunità di spalmare i relativi oneri almeno in dieci anni, compatibilmente agli obiettivi di finanza pubblica indicati dal DEF 2022».
Un passaggio della risoluzione è invece dedicato alla necessità di «risolvere le emergenti problematiche di carattere sociale rafforzando le misure per affrontare la povertà alimentare ampliando anche il bonus sociale e le crescenti disparità generazionali, territoriali, di genere e salariali, con interventi finalizzati ad invertire il trend demografico del Paese, anche dando piena attuazione agli interventi previsti dal family act».
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