«Il costo dei farmaci è un tema importantissimo per il Paese, – aveva dichiarato nel marzo scorso il ministro della Salute, Giulia Grillo – perché è direttamente legato alla sostenibilità del Servizio sanitario nazionale»
Passa la risoluzione sul prezzo dei farmaci proposta dall’Italia all’Assemblea Nazionale della Sanità riunita a Ginevra. «Una giornata storica», ha esultato il ministro della Salute Giulia Grillo in un messaggio su Twitter, che aggiunge: «I 194 paesi si sono impegnati a promuovere la condivisione di informazioni e assicurare ai pazienti farmaci a prezzo equo».
«Il mondo intero ha creduto alla nostra proposta di risoluzione che rappresenta una sfida per una maggiore equità nell’acceso alle cure e ora gli Stati si impegnano ad adottare i principi che abbiamo portato avanti perché non vi siano più barriere al diritto alla salute. Fino ad oggi mettere in discussione i criteri dei prezzi dei medicinali è stato un tabù, ma adesso qualcosa è cambiato. La decisione dell’Oms apre una nuova rotta nei negoziati sui prezzi dei farmaci, ponendo un principio di trasparenza da cui non si torna indietro. Negoziare sulla base di informazioni più complete porterà a migliorare il dialogo con l’industria, ad avere un mercato più competitivo e innovativo e quindi a comprare più salute a parità di risorse», ha dichiarato il ministro della Salute, Giulia Grillo.
Nel presentare in marzo l’iniziativa la Grillo aveva detto che «senza trasparenza nel mercato farmaceutico non ci può essere vera competizione. Il costo dei farmaci è un tema importantissimo per il Paese, perché è direttamente legato alla sostenibilità del Servizio sanitario nazionale. Non dobbiamo avere paura della trasparenza, i mercati non devono temere un cambiamento in questa direzione che è sempre più necessario. Ce lo chiedono i cittadini, per i quali l’accesso alle cure resta il bisogno primario, ed è essenziale per il futuro dei nostri sistemi sanitari».
«Il nostro impegno per la trasparenza- prosegue Grillo- è concreto e il successo della nostra risoluzione lo dimostra. Non era facile, non era scontato. Da oggi possiamo iniziare a parlare tutti un nuovo linguaggio. Finalmente nuovi standard per la trasparenza aiuteranno ogni Paese nella contrattazione dei prezzi dei farmaci: da quelli ‘di base’ alle terapie più innovative che solo in pochi oggi possono permettersi. Lo scenario deve cambiare, il mondo chiede la rivoluzione della trasparenza perché tutti, anche i più poveri, possano avere diritto a curarsi e a dare un futuro diverso ai propri figli. Devo dire grazie al direttore generale di Aifa, Luca Li Bassi, che ha lavorato senza sosta in queste settimane per coinvolgere il maggior numero di Paesi e per promuovere una nuova cultura della trasparenza nelle politiche internazionale del farmaco. L’Italia si pone alla guida del cambiamento, non si torna indietro», conclude il ministro Grillo.
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Con la risoluzione si chiede all’OMS di agire al fine di:
•raccogliere e analizzare i dati sui risultati degli studi clinici e sugli effetti avversi dei farmaci e delle altre tecnologie sanitarie;
•fornire ai governi un forum per la condivisione di informazioni su prezzi dei farmaci, ricavi, costi di ricerca e sviluppo, investimenti del settore pubblico e sussidi per la ricerca e lo sviluppo, costi di marketing e altre informazioni correlate;
•fornire informazioni cruciali sul campo dei brevetti;
•intraprendere ulteriori azioni attraverso riunioni e forum al fine di favorire ulteriori progressi.
«Nel testo- precisa la nota del Ministero della Salute – si esortano gli Stati membri a migliorare la condivisione pubblica delle informazioni sui prezzi effettivi pagati dai governi e da altri acquirenti per i prodotti sanitari e una maggiore trasparenza sui brevetti farmaceutici, i risultati delle sperimentazioni cliniche e altri determinanti del prezzo in ogni fase della catena: dal laboratorio all’armadietto dei medicinali del paziente».