L’ex Direttore dell’Ospedale Civico di Palermo, deputato Cinque Stelle della Commissione Affari Sociali, si dice «profondamente convinto» dalle parole del Presidente del Consiglio. Nei mesi scorsi aveva contribuito a far bloccare lo spot contro i medici andato in onda sulle reti Rai. Ora è candidato per un posto da sottosegretario alla Salute
Cure palliative e riorganizzazione della medicina territoriale. Sono queste le due priorità in materia di sanità di Giorgio Trizzino, medico, deputato Cinque Stelle e, secondo più fonti, tra i candidati più accreditati per il ruolo di Sottosegretario alla Salute in quota M5S al posto di Armando Bartolazzi.
Trizzino, già Direttore dell’Ospedale Civico di Palermo, non aveva mancato durante il governo M5S-Lega di far sentire la sua voce in dissenso contro alcune posizioni del leader leghista Matteo Salvini. Ora appoggia con convinzione il Conte bis e la nuova alleanza “giallorossa” M5S-Pd. «Il discorso di Giuseppe Conte alla Camera mi ha convinto profondamente» sottolinea a Sanità Informazione.
Poi elenca le sue priorità che sicuramente saranno al centro del lavoro della Commissione Affari Sociali di Montecitorio: «Occorre una revisione di tutta la questione che riguarda il territorio, la medicina territoriale. Serve una riforma profonda delle strutture territoriali perché proprio da lì riparte anche il rapporto con l’ospedale, bisogna puntare ad una riorganizzazione. Poi una priorità per me è la rete delle cure palliative che ha assoluta necessità di essere potenziata e rilanciata».
Ora in Commissione Affari Sociali si parte dapprima con un confronto interno al gruppo Cinque Stelle e poi con i nuovi partner di governo del Pd.
In passato il deputato e medico siciliano aveva parlato ai nostri microfoni dell’importanza del piano di prevenzione vaccinale e delle vaccinazioni, prendendo le distanze dai no vax, ed è stato tra i primi a presentare una interpellanza contro lo sport andato in onda sulle reti Rai in cui si invitata i cittadini a fare causa ai medici. Proprio in quell’occasione aveva detto di «guardare con favore» a una camera di compensazione che provi a sminare l’enorme contenzioso tra medici e pazienti giacente nei tribunali.