Sanità 17 Novembre 2016 10:52

INTERVISTA | D’Alema: «No ad una riforma che indebolisce il sistema sanità»

L’ex Premier Massimo D’Alema sulla riforma: «Una scelta che toglie potere alle Regioni e lascia poco margine d’azione ai cittadini. L’esecutivo diventa il centro assoluto, non ci sarà più un corretto bilanciamento fra le funzioni»

Il 4 dicembre sarà il giorno della scelta. L’Italia è chiamata al voto sulla riforma Renzi-Boschi. Il fronte del Sì spera in una centralizzazione della sanità per colmare le lacune del malridotto sistema sanitario nazionale su base regionale. Diversa l’opinione per il fronte del No che accusa la riforma di essere solo di facciata e di incoraggiare un centralismo che significherebbe un ritorno al passato. Questa la posizione di Massimo D’alema, uno dei sostenitori più convinti del No alla riforma. L’ex presidente del Consiglio ai nostri microfoni spiega il suo punto di vista.

Il 4 dicembre il Referendum costituzionale, quali le ragioni per votare No?

«Questa riforma è confusa, sbagliata, indebolisce il Parlamento e di conseguenza la sovranità e il controllo dei cittadini. Una Camera sarà nominata dai Consigli regionali, quindi una sorta di Camera di serie B, una sarà nominata in buona parte dai capi dei partiti perché tutti i capilista verranno imposti e saranno eletti d’ufficio, ex-officio. Quindi per i cittadini resterà davvero poco margine d’azione e aggiungo, la cosa che considero più preoccupante, è che questa riforma espropria completamente le Regioni dei loro poteri e questa cosiddetta Camera delle Regioni non ha il potere di discutere il bilancio dello Stato. Per esempio se il Governo decide di tagliare 2 o 3 miliardi destinati al fondo sanitario, cosa di cui si discute e cosa che porterebbe al collasso il Sistema Sanitario Nazionale che vive già grandi difficoltà, lo può fare senza che le Regioni abbiano il potere di porre un veto o di negoziare una scelta diversa. Quindi, quando si dice che questa riforma non rafforza il potere dell’esecutivo non è la verità. In realtà l’esecutivo diventa il centro assoluto non più controbilanciato né da una Parlamento autorevole né da un sistema di Regioni con un potere reale. Ora noi sappiamo quanto la sanità in Italia dipenda dalla forza delle Regioni e se le Regioni non avranno la forza di difendere il fondo sanitario questo si risolverà in un danno molto grave per i cittadini, per la medicina e per i medici».

Articoli correlati
Sanità italiana divisa a metà: 29 milioni di italiani in difficoltà con le cure
La sanità italiana sempre più divisa in due con ben 29 milioni di italiani che potrebbero avere serie difficoltà. Le performance sanitarie per il 2023 vedono infatti otto tra Regioni e Province autonome promosse, sette rimandate e sei bocciate. Sono i risultato del rapporto «Le performance regionali» del Crea Sanità, Centro per la ricerca economica applicata in sanità, presentato oggi a Roma
Iss: repentino aumento dei contagi, ora 5 Regioni a «rischio alto»
Alla vigilia della scadenza dell'obbligo delle mascherine anche sui trasporti, i nuovi dati del monitoraggio settimanale indicano un aumento repentino dei contagi
Riforma IRCCS: così cambia la ricerca sanitaria. Ma ancora lontana la stabilizzazione dei precari
Alla Camera il primo via libera in commissione Affari sociali, ora la legge delega è attesa in Aula. Per il riconoscimento degli IRCCS sarà data priorità al criterio di localizzazione territoriale. Sarà garantita la comprovata competenza e professionalità anche manageriale dei componenti degli organismi governo degli IRCCS pubblici e degli organi scientifici degli IRCCS privati
di Francesco Torre
Indennità di accompagnamento più accessibile e supporto ai caregiver: la riforma dell’assistenza agli anziani
“Norme per la promozione della dignità delle persone anziane e per la presa in carico delle persone non autosufficienti”: è questo il titolo della proposta di legge presentata dalla Commissione interventi sociali e politiche per la non autosufficienza. È per ora una bozza che, come tale, potrà essere integrata e modificata. Le proposte di Senior Italia FederAnziani
Cannabis, nessun referendum. Molinaro (Cnr), «Cambio norme non influisce su consumo abituale»
La Corte Costituzionae ha dichiarato inammissibile il referendum per depenalizzare la coltivazione della cannabis a uso personale. Sabrina Molinaro del Cnr esprime i suoi dubbi sugli effetti di norme più liberali sui consumatori abituali
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...