Sanità 27 Agosto 2020 15:07

La Conferenza delle Regioni dice sì alle “Indicazioni Iss per la gestione dei focolai nelle scuole”

La Conferenza delle Regioni e Province autonome ha dato un parere positivo sul documento proposto dal Ministero della Salute e dal Ministero dell’Istruzione con Iss e Inail. Lo ha confermato il presidente Toma

La Conferenza delle Regioni dice sì alle “Indicazioni Iss per la gestione dei focolai nelle scuole”

È via libera della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome alle “Indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di SARS-CoV-2 nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia”, predisposte da Istituto Superiore di Sanità, Ministero della Salute, Ministero dell’Istruzione e Inail.

TOMA: «EVITARE FRAMMENTAZIONE»

«La Conferenza delle Regioni prosegue con responsabilità istituzionale l’interlocuzione con il Governo in vista della riapertura della scuola – ha detto il presidente del Molise, Donato Toma, che oggi ha presieduto la riunione –  ed oggi ha espresso un parere sostanzialmente favorevole al documento predisposto dai ministeri competenti e da Iss e Inail».

Le indicazioni su come gestire il rientro a scuola in tempo di pandemia e l’eventuale comparsa di nuovi focolai circolavano già da qualche giorno. Un documento che ora condivideranno tutte le regioni italiane perché, ha ribadito Toma, «basate su evidenze e buone pratiche di sanità pubblica». Finalizzate sopratutto ad evitare «frammentazione e disomogeneità», come indicato nel documento.

Tra le richieste arrivate dalla Conferenza delle Regioni c’è quella di poter svolgere «gruppi stabili nei servizi educativi per l’infanzia», lasciando agli istituti il compito di valutare le loro dimensione. «Ed abbiamo presentato anche – ha concluso Toma – una raccomandazione sulla didattica a distanza, per classi e per plesso, nel caso in cui si dovessero verificare cluster che ne impongano la riattivazione».

GRIECO: «PROPENDIAMO PER MISURAZIONE FEBBRE A CASA»

Conferma la positività verso il documento anche l’assessore regionale all’istruzione della Toscana Cristina Grieco, coordinatrice della Commissione Istruzione. «È importante – sottolinea Grieco -, avremo una linea di condotta unitaria in tutto il territorio nazionale. Si tratta di un tassello verso un’uniformità di comportamento, regole uguali per tutti».

Durante la discussione, ha aggiunto Grieco, è emerso che «propendiamo per la misurazione della temperatura a casa per tre motivi: per responsabilizzare le famiglie, per evitare i rischi di un periodo “grigio” nella fase intermedia tra l’uscita di casa e l’arrivo a scuola e per motivi organizzativi visto che imporre un obbligo alle scuole di misurazione della temperatura potrebbe comportare difficoltà organizzative».
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